Fabrizio Vallari
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L'industria globale degli smartphone raddoppierà nei prossimi 10 anni grazie al boom dei dispositivi usati e ricondizionati (+188%)
La richiesta di device ricondizionati cresce sempre di più a livello globale
Un presente profittevole, un futuro estremamente positivo: questo è ciò che emerge da Persistence Market Research in merito all’evoluzione dell’industria degli smartphone, la quale conta oltre 6 miliardi di users a livello globale. Il mercato, dopo aver toccato quota 507 miliardi di dollari nel 2021, crescerà globalmente fino a 983 miliardi entro i prossimi 10 anni (+94%) con un CAGR del 6,8%. Crescono i ricavi del mercato, ma, allo stesso tempo, anche i prezzi dei singoli dispositivi: secondo Tech Times, infatti, quest’impennata sta spingendo sempre più consumer ad abbracciare l’idea dell’acquisto ricondizionato. Non è un caso che, a livello economico, l’11% dei ricavi totali del settore “smartphone related” sia rappresentato dai dispositivi usati e ricondizionati. Il segmento in questione ha raggiunto i 50 miliardi di ricavi nel 2020 e si prevede un aumento a 144 miliardi entro il 2031 (+188%) con una crescita annuale composta del 10,2%. A livello globale, l’India è il paese in cui è prevista la crescita di mercato più elevata, mentre in Europa è il Regno Unito a prendersi la scena. Entrando più nello specifico, e ragionando più per tipologia di prodotto e non per area geografica, i telefoni ricondizionati domineranno l’asset di competenza con un CAGR dell’11% nel periodo temporale preso in analisi. Non per niente, nel solo Regno Unito il 60% dei consumatori sta valutando l’acquisto di un refurbished device.
Questo è ciò che emerge da una serie di ricerche condotte sulle principali testate internazionali del settore da Espresso Communication per Senso, realtà made in Italy nel settore degli iPhone ricondizionati, oltre che uno dei primi investimenti di YouniteStars, che scende in campo quotidianamente ricondizionando device attraverso le operazioni mirate ed efficaci dei propri operativi. “All’interno di uno scenario globale in grande sviluppo, c’è un asset che si prenderà sempre più la scena: si tratta del settore relativo agli smartphone ricondizionati – afferma Gianmaria Monteleone (nella foto), Ceo e founder di Senso e di YouniteStars – Già nel corso del 2021, il settore si è dimostrato in crescita e gli ultimi dati raccolti fanno ben sperare in vista del futuro. Questa situazione non solo favorisce le aziende, ma anche i singoli consumer che sono sempre alla ricerca di occasioni a buon mercato. A livello più strategico, puntiamo ad ampliare il nostro bacino di consumer all’intera Europa continentale: siamo affamati di qualità e proseguiremo nel nostro percorso di sviluppo senza dimenticare i valori e i tratti distintivi che sin dalla nascita ci hanno contraddistinto in quanto realtà made in Italy altamente innovativa”.
Le parole di Monteleone, in merito all’ascesa dei ricondizionati, corrono di pari passo con gli spunti offerti da numerose testate del settore. Tra queste risalta il magazine tech Which: secondo il portale d’informazione britannico, infatti, i refurbished device si differenziano da quelli usati o di seconda mano grazie al meticoloso operato messo in atto dai professionisti del settore, i quali effettuano anche controlli scrupolosi al fine di garantire ai propri clienti prodotti finali in grado di offrire prestazioni ottimali, pari al nuovo. Ma non è tutto: Techrepublic conferma quanto affermato in precedenza e, allo stesso tempo, aggiunge ulteriori dettagli, definendo i vantaggi legati all’acquisto di questi dispositivi. Al di là dei benefici relazionati alle emissioni di carbonio, ridotte dell’80% rispetto ad uno smartphone di ultima fattura, i consumer possono anche risparmiare dal punto di vista economico senza perdere nulla in termini di qualità dello strumento. E ancora, CNET si sofferma su quest’ultimo concetto, affermando che l’acquisto di un ricondizionato consente di mettere da parte centinaia di dollari. La presenza sul mercato di questi device, quindi, risulta fondamentale in un periodo storico in cui, stando a quanto indicato dal magazine britannico The Guardian, diventa sempre più importante se non addirittura fondamentale possedere uno smartphone per svolgere al meglio le mansioni della vita di tutti i giorni. E negli USA? Stando a quanto indicato da Apple World Today, il 33% dei cittadini statunitensi comprerebbe un dispositivo ricondizionato.
Dagli Stati Uniti si passa alla Cina con il portale di riferimento in ottica tech news, ovvero Giz China, che commenta lo scenario nazionale, parlando della crescente domanda di dispositivi ricondizionati da parte della popolazione. Ciò comporta e comporterà anche delle iniziative mirate da parte delle realtà del territorio al fine soddisfare le richieste dei consumer. Si prosegue con Business Insider che, all’interno di un approfondimento dedicato ai trend del 2022 relazionati al mondo e-commerce, mette in risalto anche i dispositivi ricondizionati in quanto sono sempre più richiesti dagli appassionati. Bangkok Post si conferma sulla stessa lunghezza d’onda, inserendo i ricondizionati tra i prodotti che rivoluzioneranno lo stile di vita e d’acquisto delle persone nel corso dell’anno corrente. E ancora, il portale d’informazione specializzato Android Central realizza una vera e propria classifica dei migliori telefoni ricondizionati del 2022, offrendo così ai singoli consumer consigli mirati ed efficaci. Per concludere, Science Direct, all’interno di uno studio inerente all’economia circolare, inserisce l’interesse e la propensione dei consumer all’acquisto di prodotti ricondizionati all’interno di un elenco relativo agli atteggiamenti da adottare per ridurre la mole di rifiuti e abbracciare un futuro sempre più sostenibile.