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Green Retail  - L’asset dei servizi di manutenzione mette il turbo grazie alla sostenibilità
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Innovazione & Ricerca A cura di: Fabrizio Vallari

L’asset dei servizi di manutenzione mette il turbo grazie alla sostenibilità

Il mercato avrà un incremento pari a 37 miliardi di dollari entro il 2031, raggiungendo così quota 86 miliardi (+75% rispetto al 2021).

“Credo che avere la Terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare”: con queste parole il noto artista e creativo Andy Warhol forniva una sua definizione di sostenibilità, un concetto che al giorno d’oggi risulta estremamente attuale. Secondo una serie di ricerche sulle principali testate internazionali di settore condotte da Espresso Communication, la sostenibilità risulta essere un vero e proprio motore che sta accelerando la crescita. In particolare, stando a quanto indicato da Allied Market Research, l’asset dei servizi di manutenzione avrà un incremento pari a 37 miliardi di dollari entro il 2031, raggiungendo così quota 86 miliardi (+75% rispetto al 2021). I fattori che influenzano questa crescita esponenziale sono innumerevoli. Tra i principali troviamo l’incremento della popolazione, il conseguente aumento del numero di edifici e le maggiori esigenze green oriented delle imprese e delle singole persone, sempre più attente all’ambiente circostante.

Ora una domanda sorge spontanea: com’è possibile effettuare servizi di manutenzione e allo stesso tempo preservare la salute del pianeta? Indicazioni mirate arrivano da KONE – multinazionale leader nell’installazione, manutenzione e ammodernamento di ascensori, scale e tappeti mobili e porte automatiche per edifici – e da Stefano Pezzoni, responsabile vendite Italia dei servizi di manutenzione: “Ora più che mai, è fondamentale impegnarsi per favorire lo sviluppo di città verdi. Per ridurre l’impatto delle nostre attività sul clima, KONE ha sviluppato KONE DX Class, i primi ascensori a emissioni zero. E per garantire la loro affidabilità, sicurezza e alte prestazioni nel tempo, offriamo KONE Care DX, ovvero la prima manutenzione carbon neutral.”

Ma com’è possibile proporre dei servizi di manutenzione sostenibile? “Dopo aver misurato le emissioni di CO2 di tutte le attività relative alla manutenzione degli impianti” – continua Pezzoni – “con il supporto di partner esterni, abbiamo definito le azioni da intraprendere. Queste coprono principalmente tre aree. In primis la gestione dei pezzi di ricambio, attraverso il riciclo del 94% dei materiali, la scelta di fornitori impegnati anch’essi a ridurre la CO2 e l’implementazione di soluzioni innovative. La seconda area riguarda l’ottimizzazione delle visite di manutenzione tramite l’uso di mezzi di trasporto meno inquinanti, la pianificazione dei percorsi e l’implementazione della manutenzione predittiva che consente di ridurre la quantità degli interventi sugli impianti. Ultima, ma non per importanza, è stata avviata la transizione verso l’energia 100% rinnovabile delle nostre strutture.”

Inoltre, laddove non è possibile azzerare le emissioni, KONE ha avviato la collaborazione con South Pole, associazione in prima linea a difesa del clima, al fine di compensare la CO2 emessa supportando progetti di silvicoltura, produzione di energia da fonti rinnovabili ed efficienza energetica, diffusi in diversi continenti. Tutte le iniziative sono certificate da GoldStandard®, ente riconosciuto che verifica l’idoneità dei progetti e tiene un registro pubblico.

       
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