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Green Retail  - Caro materie prime, come attenuare la crisi  con il contributo delle analisi di mercato
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Innovazione & Ricerca A cura di: Fabrizio Vallari

Caro materie prime, come attenuare la crisi con il contributo delle analisi di mercato

Dal caro energia ai costi delle materie prime, dalla crisi pandemica agli scenari geopolitici incerti, i fattori che stanno mettendo in crisi il sistema produttivo sono molteplici.

Le aziende sono a caccia di soluzioni, Matchplat offre un nuovo approccio per la gestione della supply chain.

Lo scoppio del conflitto tra Russia e Ucraina ha aggiunto ulteriori tensioni sui mercati delle materie prime, già fortemente sollecitati dai rincari che hanno caratterizzato la ripresa post pandemia.

Con l’inizio del conflitto armato si è andati incontro a un nuovo shock nei prezzi medi sia delle materie prime energetiche, sia delle non-energetiche. Secondo quanto stimato dal centro studi Assolombarda tra febbraio 2020 a febbraio 2022 il prezzo del gas è cresciuto del 579% e tra il 24 febbraio e il 9 marzo 2022 è ulteriormente raddoppiato (+106%). Negli ultimi due anni il prezzo del petrolio è salito del 76%, con un +22% fatto registrare soltanto nell’ultimo mese.

Tutte le filiere sono esposte a questi rincari, ma per alcuni settori si aggiungono gli aumenti delle materie prime. Russia e Ucraina occupano, rispettivamente, la terza e la seconda posizione tra i fornitori mondiali di cereali e nell’agroalimentare gli aumenti tra il 24 febbraio e il 9 marzo 2022 vanno dal +48% del frumento, al +16% del mais. In crisi anche le aziende metalmeccaniche e metallurgiche che devono fare i conti con gli aumenti del nichel (+40%), dell’alluminio (+15%) e dell’acciaio (+17%) che negli ultimi due anni è più che raddoppiato.

Come attenuare la crisi: il contributo delle analisi di mercato

«Il primo passo è rappresentato da un’evoluzione delle strategie di approvvigionamento - spiega Andrea Gilberti, CEO di Matchplat, azienda che mette a disposizione delle imprese algoritmi d’Intelligenza Artificiale e un database di 400 milioni di aziende per trovare nuovi fornitori in 196 Paesi - un insieme di azioni programmate che consentono di mitigare il rischio di blocchi lungo la supply chain, trovando vie alternative per continuare a operare ed evitare stop alla produzione».

Molte imprese mantengono rapporti di fornitura esclusivi, o con un numero limitato di altre aziende mentre «l’idea di Matchplat è quella di portare nelle imprese, di qualunque settore e dimensione, un approccio nuovo. Con uno strumento automatizzato e personalizzato come quello di Matchplat - prosegue Gilberti - si possono fare analisi di mercato con costi e tempi contenuti, accorciando la filiera, valutando mercati di approvvigionamento differenti e riducendo il rischio di dipendenza da un unico fornitore».

Nella foto: da sx Elia Calissi - Andrea Gilberti - Yuri_Sabbadini.

       
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