Coltivare funghi riciclando i fondi di caffè

E' l'iniziativa di CDA, azienda friulana che opera da oltre 40 anni nel mondo della distribuzione automatica.

La possibilità di ridurre l'impatto sull'ambiente riutilizzando uno scarto come materia prima è un argomento di grande attualità. Il mondo si sta avvicinando ad un punto di svolta in cui ognuno deve fare la sua parte per ridurre il proprio impatto sull'ambiente.

In collaborazione con l'Università degli Studi di Udine e la spin off Bluecomb, CDA ha portato avanti uno studio volto al riutilizzo dei fondi di caffè esausti come fonte di energia all'interno di una stufa pirolitica ed al recupero del carbone vegetale ottenuto come ammendante per il terreno. Grazie ad esso ha vinto il Good Energy Award di Milano.

"La sostenibilità è un valore importante per la nostra attività. Abbiamo capito che tutte le imprese, anche se di piccole dimensioni, sono in un rapporto di stretta interdipendenza con la comunità locale: se da un lato offrono posti di lavoro e forniscono contributi economici, dall’altro dipendono dalla qualità della vita, dalla stabilità e dal livello di sviluppo delle comunità in cui operano. Inoltre, in un proficuo scambio “energetico”, possono e devono restituire al territorio parte di quel valore che le ha viste nascere e prosperare, spesso proprio grazie al valore aggiunto del contesto territoriale e sociale. Anche per questo si parla sempre più spesso di “cittadinanza d’impresa”, intesa come ambito di relazioni e iniziative promosse volontariamente dall’impresa sul territorio in cui opera e interagisce" - dichiara Fabrizio Cattelan, CEO di C.D.A. (nella foto mentre ritira il premio Sodalitas Social Award).

I numeri di C.D.A. uno dei principali punti di riferimento italiani del settore della distribuzione automatica:

70 dipendenti

Oltre 5000 distributori

6000 kg di caffè al mese

40 anni di esperienza

650 clienti riforniti giornalmente