Redazione GreenRetail
Anno 2018
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Albinova, l’albicocco dal gusto unico
La società agricola Geoplant Vivai saluta la fine dell’estate puntando su Albinova.
Si tratta di una cultivar di albicocco dalle eccellenti qualità organolettiche e sensoriali, detenuta dall’azienda romagnola in esclusiva e caratterizzata da un gusto intenso e da un deciso fabbisogno di freddo.
Non si arresta il trend di ascesa della società agricola di Savarna (RA) e del suo comparto drupacee: dopo il successo registrato dal progetto sperimentale di MASPES e dalle cultivar autofertili Nirosa 1 e Nirosa 2, Geoplant Vivai prosegue sulla strada della qualità e scommette su Albinova, varietà di albicocco di cui detiene l’esclusiva, nata dal programma di breeding condotto dal Dott. Angelo Minguzzi. Si tratta di una cultivar autofertile dall’alto grado di riconoscibilità, contraddistinta da un posizionamento sul mercato nettamente superiore alla media per via delle eccellenti caratteristiche sensoriali e organolettiche, ideale per la coltivazione nel Nord Italia (Piemonte, Emilia-Romagna, Trentino) e nell’Europa centro-settentrionale (con particolare riferimento a Ungheria e Serbia) in ragione della sua fioritura tardiva.
L’elevato fabbisogno di ore di freddo – che rende le regioni a clima continentale l’habitat elettivo di questa speciale cultivar – e l’epoca di maturazione medio-tardiva (risalente a inizio luglio) costituiscono degli irrinunciabili valori aggiunti per il comparto agricolo, che può contare sulla conservazione in frigo a lungo termine di Albinova, varietà longeva e capace di protrarre la sua disponibilità sui banchi della distribuzione in perfette condizioni di gusto e consistenza.
Nello scorso inverno – in particolar modo a seguito delle gelate verificatesi tra fine febbraio e inizio marzo – le gemme di Albinova hanno tratto vantaggio dal periodo tardivo di maturazione e non hanno registrato danni, dimostrandosi a tutti gli effetti una varietà tenace e indicata per il clima rigido. A identificare il frutto di questa pianta vigorosa e dal portamento assurgente sono l’aspetto cuoriforme, decisamente poco diffuso, e l’epidermide dalla sovra colorazione rossa (pari al 15-20% della superficie). Una varietà “vecchio stile”, se così si può dire, che per questo e molti altri dettagli rievoca alla memoria delle antenate molto saporite, oggi fuori commercio.
Un nome su tutti, la Reale d’Imola: una vecchia cultivar inadatta alla moderna frutticoltura, le cui peculiarità sensoriali si accostano alle plusvalenze di Albinova, varietà unica per aromaticità, croccantezza e resistenza. Il sapore estremamente gustoso, che nasce dal delicato e riuscito equilibrio di acidi e zuccheri, fa di questo prodotto di Geoplant Vivai una vera e propria eccellenza nell’universo delle drupacee.