Fabrizio Vallari
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Ogni minuto vengono abbattuti 2400 alberi nel mondo: le aziende scendono in campo per invertire il trend
Alcune realtà, come la multinazionale finlandese Kone, vedono nella sostenibilità uno dei core value.
“La foresta è un organismo peculiare di gentilezza e benevolenza illimitate che non fa richieste per il suo sostentamento ed elargisce generosamente i prodotti della sua vita ed attività; essa offre protezione a tutti gli esseri”: parole mai banali quelle pronunciate dal Buddha che ricorda l’unicità e l’importanza degli alberi, un’importanza forse dimenticata dall’eccessiva volontà odierna di destinare aree boschive all’allevamento e all’edificazione. Il “forse” deriva da una serie di fatti e dati che stanno coinvolgendo attualmente il mondo intero: secondo una recente indagine elaborata dalla World Animal Foundation ogni minuto vengono abbattuti circa 2400 alberi a livello globale. Questi numeri lanciano una vera e propria allerta che coinvolge cittadini e, soprattutto, imprese. Al fine di proteggere la principale fonte vitale del pianeta e, allo stesso tempo, la soluzione contro il riscaldamento globale, le organizzazioni di tutti i settori operativi sono chiamate a scendere in campo con iniziative mirate ed efficaci. A questo proposito, secondo quanto indicato dal World Economic Forum, più di 100 aziende situate in tutto il mondo hanno donato oltre 12 miliardi di alberi in più di 100 paesi nel corso dell’ultimo anno.
All’interno di questo scenario in grande evoluzione, emergono realtà di grande spessore come KONE, multinazionale di origine finlandese leader nel settore degli ascensori, delle scale e dei tappeti mobili, che vede nella sostenibilità uno dei suoi core value. A confermarlo è Giovanni Lorino, AD di KONE Italy & Iberica: “Il mondo intorno a noi sta cambiando, dal punto di vista sia tecnologico che ambientale. È ben noto il problema relativo alla deforestazione, ma è anche vero che le principali potenze mondiali si stanno impegnando al fine di ridurre, nel più breve tempo possibile, la quantità di alberi abbattuti. La statistica elaborata dalla World Animal Foundation deve far riflettere in vista dell’ormai prossima Giornata Internazionale delle Foreste, in programma il 21 marzo, e spronare i professionisti di ogni settore ad invertire il trend. A livello strettamente operativo, noi di KONE, come già accennato in occasione dell’ultima edizione della Global Elevator Exhibition, grazie anche all’utilizzo delle migliori innovazioni, selezioniamo per i nostri ascensori solo materiali certificati con dichiarazioni ambientali di prodotto, e riduciamo gli imballaggi non necessari”.
KONE inoltre garantisce la carbon neutrality degli ascensori dalla produzione alla messa in servizio. Il raggiungimento di questo importante obiettivo è reso possibile da iniziative volte a ridurre le emissioni di gas serra e andando a compensare le emissioni rimanenti non riducibili a zero. Per citarne alcune di tali iniziative: collaborare con partner impegnati anch’essi a ridurre l’impronta di carbonio; impiegare il 100% di elettricità rinnovabile in tutte le unità produttive; ottimizzare i processi logistici. Inoltre, per garantire massima funzionalità di questa tipologia di impianti, anche la manutenzione deve essere intelligente e sostenibile. Perciò KONE propone il servizio di manutenzione predittiva AI-powered che consente di limitare le visite non programmate dei tecnici, pianificare meglio gli interventi di riparazione e disporre di aggiornamenti automatici, assistenza da remoto e supporto 24 ore su 24.
Fanno seguito alle parole di Giovanni Lorino, ulteriori azioni focalizzate sul benessere degli alberi e, di conseguenza, dell’intero pianeta. In primis, ecco un recente approfondimento realizzato da Technology Review, all’interno della quale si parla della volontà negli USA, più nello specifico in Georgia, di creare una generazione di “super tree”, ovvero alberi capaci sia di crescere più velocemente sia di catturare più carbonio rispetto ai loro colleghi naturali. Sulla stessa lunghezza d’onda si conferma anche Euronews, portale che mette in primo piano, anzi rimette in primo piano la cosiddetta “Great Reserve”, organizzazione che mira a piantare 100mila sequoie giganti nel Regno Unito. Secondo gli esperti, la riserva risulta di fondamentale importanza sia per il presente sia per il futuro perché questi enormi alberi catturano più carbonio di qualsiasi altra specie di piante e potrebbero fornire alle aziende un modo significativo per compensare le proprie emissioni. Per concludere, ecco un altro spunto interessante, in questo caso offerto da Arab Weekly: in Turchia, nello specifico all’interno della provincia di Mugla, gli abitanti dei villaggi presenti in zona hanno deciso di abbracciare i loro alberi, ritenuti fondamentali per il loro benessere, contrastando la costruzione e la successiva diffusione di compagnie carbonifere già ben radicate sul territorio nazionale.