Fabrizio Vallari
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Eridania è più “green”, per un futuro che chiede dolcezza
L’attenzione nei confronti del benessere ambientale è oggi un driver fondamentale anche nelle scelte d’acquisto dei consumatori.
Secondo una recente indagine, almeno 7 su 10 sono preoccupati per le sorti del Pianeta e per questo tendono a preferire le aziende alimentari che dimostrano il loro impegno per la tutela dell’ambiente. D’altra parte, il cibo gioca un ruolo determinante nel mantenimento dell’equilibrio uomo-ecosistema: basti pensare alle emissioni di gas a effetto serra generate dai processi necessari a portare gli alimenti dal campo, alle nostre tavole.
A fronte di questo scenario e in risposta alle nuove tendenze d’acquisto, le aziende della filiera alimentare si stanno attivando concretamente per rendere più sostenibili i loro processi produttivi e garantire così un’offerta di qualità, che guardi al futuro.
Un esempio virtuoso in tal senso è rappresentato dal percorso che ha portato Eridania, marchio icona della dolcificazione dal 1899, a superare sé stessa, trovando strade innovative per garantire prodotti sempre più sostenibili. Dal 2013 a oggi, la sostenibilità ha assunto sempre più centralità nelle attività di sviluppo aziendale; una scelta che si è rivelata premiante: rispetto al passato, Eridania è riuscita a contenere il proprio impatto ambientale, riducendo del 35% le emissioni di CO2 e risparmiando una enorme quantità d’acqua, ovvero l’equivalente di 500 piscine olimpioniche. A dimostrarlo, una nuova certificazione EPD - acronimo che sta per Environmental Product Declaration, ovvero Dichiarazione Ambientale di Prodotto- ottenuta per l’iconico Zucchero Classico.
La certificazione EPD è un documento che descrive in maniera oggettiva gli impatti ambientali e il consumo di risorse (come acqua ed energia) legati alla produzione di una determinata quantità di prodotto, nelle varie fasi del suo ciclo di vita.
Poiché ogni step produttivo è determinante nel fare il bene del Pianeta, Eridania non trascura alcun aspetto e si impegna lungo tutta la sua filiera: per esempio, per il confezionamento dello Zucchero Classico presso lo stabilimento di Russi, utilizza solo energia proveniente da fonti 100% rinnovabili.
Scelte mirate, insomma, che possono davvero far sperare in un futuro più dolce per il Pianeta. Per questo l’azienda ha deciso di rendere noti i suoi successi- che in finale sono successi di tutti- e lancerà a breve sul mercato le nuove confezioni dello Zucchero Classico: rosse, come sempre, ma con impressi i numeri della sostenibilità. Un modo per rendere i suoi clienti e consumatori partecipi del percorso compiuto e incitarli a fare la loro parte per il domani, anche attraverso le scelte d’acquisto che compiono.