Logistica del largo consumo: efficenza e sostenibilità

La nuova edizione della "Mappatura ed evoluzione dei flussi logistici nella filiera del largo consumo", promossa da GS1 Italy con ECR Italia e realizzata dal Politecnico di Milano e dalla LIUC Università Cattaneo, offre una radiografia aggiornata e concreta dello stato della logistica in Italia.

I dati, raccolti da 45 aziende tra industria di marca (PRO) e grande distribuzione (GDO), mostrano un settore in movimento, alle prese con nuove sfide operative e ambientali.

Un settore in traformazione

Una delle tendenze più nette riguarda la centralizzazione dei flussi: oggi il 91% dei prodotti freschi passa attraverso i Ce.Di. della GDO, avvicinandosi al secco (92%). Questo processo ha contribuito a una razionalizzazione dei network distributivi, con una progressiva riduzione dei depositi periferici e un miglior sfruttamento dei depositi centrali.

Un altro dato rilevante è l’incremento della dimensione media degli ordini (+14% in dieci anni), che ha portato all'aumento delle UdC (unità d carico) intere in ingresso ai Ce.Di. (dal 76% al 79%) e a una migliore saturazione dei mezzi (oggi al 74%). Contestualmente, il numero medio di referenze gestite si è ridotto del 2% annuo, con un impatto positivo sulla semplificazione logistica.

La digitalizzazione fa progressi ma rimane a macchia di leopardo: l’EDI (Electronic Data Interchange) sugli ordini è passato dal 34% al 50%, ma l’integrazione dei sistemi resta disomogenea, frenando una visibilità fluida lungo la filiera.

Logistica sempre più green

Sul fronte della sostenibilità, il report evidenzia un’accelerazione tangibile. Tre le direttrici principali: imballaggi ottimizzati per migliorare la resa volumetrica e ridurre le emissioni da trasporto; magazzini sempre più efficienti dal punto di vista energetico; e trasporti riorganizzati secondo il principio ASI (Avoid, Shift, Improve). In quest'ultimo ambito, sono sempre più diffusi mezzi a basso impatto ambientale e strategie di rete che puntano a ridurre i chilometri percorsi.

Un altro elemento chiave emerso è il ritorno della collaborazione come leva strategica. Circa la metà delle aziende coinvolte ha avviato progetti congiunti per migliorare il processo di order-to-delivery: riduzione delle attese, calo dei respinti (ora sotto l’1%), gestione condivisa delle finestre di consegna.

Dalla ricerca emerge quindi un quadro in evoluzione, dove la logistica del largo consumo non si limita a rincorrere l'efficienza, ma si ripensa in chiave più strategica e sostenibile. Le aziende non stanno solo ottimizzando i propri processi: stanno ridefinendo le rotte operative, puntando su tecnologie digitali, rivedendo le proprie reti distributive e, soprattutto, riscoprendo il valore della collaborazione lungo la filiera.