Da TÜV SÜD una chiamata al riciclaggio elettronico

Il settore elettronico si trova di fronte a sfide ambientali significative che richiedono soluzioni immediate e concrete.

Nel 2022, il mondo ha prodotto un record di 62 milioni di tonnellate di rifiuti elettronici, un aumento dell'82% rispetto al 2010. La proiezione prevede un'escalation fino a 82 milioni di tonnellate entro il 2030, sottolineando l'urgenza di migliorare i tassi di riciclaggio e adottare pratiche sostenibili.

L'industria elettronica ha trasformato radicalmente il nostro modo di vivere, lavorare e comunicare, incrementando la domanda di dispositivi elettronici a livelli senza precedenti. Questa crescita, però, comporta significative sfide ambientali. La produzione di smartphone, laptop, televisori e altri dispositivi necessita di terre rare e metalli pesanti, il cui processo di estrazione e lavorazione produce rifiuti tossici e inquinamento dell’aria e dell'acqua.

"Misurare e ridurre le impronte di carbonio e idrica aiuta le aziende a identificare le aree del loro ciclo di vita con il maggiore impatto ambientale, permettendo miglioramenti mirati," afferma Matteo Simonetto, Sustainability Services Manager per l'Area Western Europe di TÜV SÜD Group.

Il riciclaggio efficace e l'uso di materiali riciclabili e rinnovabili sono essenziali per ridurre l'impatto ambientale. Infatti, migliorare l'efficienza energetica e implementare tecnologie per il trattamento e il riutilizzo dell'acqua sono passi fondamentali verso una produzione più sostenibile.

Adottare pratiche sostenibili è ormai un imperativo non solo etico ma anche strategico. L'industria elettronica deve abbracciare un approccio innovativo che unisca tecnologia avanzata e responsabilità ambientale. TÜV SÜD è al fianco delle aziende per guidarle in questo percorso verso un futuro più verde e responsabile.