CONAI ed ENEA annunciano i tre vincitori del Bando tesi 2024–2025: premi da 3.000 euro ciascuno assegnati a ricerche che coniugano scienza dei materiali, digitale e ecodesign. La consegna è avvenuta a Rimini durante Ecomondo.
Le tre ricerche che parlano all’industria
Il riconoscimento va a Fabiana Pallotta – Università di Torino, Sara Attanasio – Università del Salento e Tesfaye Habtamu – Università Politecnica delle Marche. La prima valorizza gli scarti di lavorazione del mirtillo, estraendo composti naturali per imballaggi alimentari attivi e biodegradabili in grado di prolungare la conservazione dei freschi. La seconda progetta un passaporto digitale della circolarità per dispositivi industriali: un algoritmo assegna a ogni prodotto una “patente di sostenibilità” basata su parametri ambientali, prestazionali e progettuali. La terza rielabora componenti meccanici secondo i principi di design for disassembly e design for recycling per facilitare smontaggio, riciclo e manutenzione.
Le voci dal palco
Nel corso della premiazione, Simona Fontana – direttore generale CONAI ha rimarcato il ruolo della ricerca: «Con questa iniziativa vogliamo riconoscere il valore della ricerca accademica come motore di innovazione sostenibile […] Le idee di questi giovani laureati dimostrano che la transizione verso un’economia circolare è una sfida concreta che parte dai laboratori e arriva alle imprese. È così che si crea la filiera del futuro: più efficiente, più sostenibile e sempre più italiana. Chi sa combinare curiosità e competenza scientifica ha il potere di rivoluzionare il modo in cui produciamo e consumiamo, e noi vogliamo dare voce e visibilità a queste menti capaci di pensare oltre gli schemi».
Sul fronte delle competenze, Claudia Brunori – direttrice del Dipartimento sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei sistemi produttivi e territoriali di ENEA osserva: «La transizione verso un modello di produzione e consumo più circolare necessita di nuove figure professionali che posseggano competenze trasversali, per la realizzazione di soluzioni innovative finalizzate all'uso efficiente delle risorse e alla chiusura dei cicli […] Si tratta delle professionalità del futuro circolare e, con questa iniziativa, cerchiamo di dare spazio alle loro idee e al loro entusiasmo».
Menzioni speciali e filiera della conoscenza
Tre menzioni speciali vanno a Paola Toscani – Università di Bologna (economia circolare nelle scuole), Iris Brucculeri – Università Iuav di Venezia (bioplastica da alghe di scarto marino e Opuntia ficus-indica) e Simone Crocella – Università di Catania (analisi d’impatto dei compositi e tecnologie di riciclo). La fotografia che emerge è quella di un ecosistema universitario capace di fornire soluzioni applicabili: dal packaging con funzioni attive alla tracciabilità ambientale, fino alla progettazione per il fine vita.