Il Gruppo Seipa, realtà con oltre cinquant’anni di esperienza nella gestione dei rifiuti inerti, avvia un progetto concreto di biodiversità ospitando 31 arnie nei propri stabilimenti. L’iniziativa integra attività industriali, cura del territorio e tutela degli impollinatori, trasformando gli spazi produttivi in presidi ambientali.
Un progetto concreto per le api fra silos e discariche
Seipa ha collocato 31 arnie in due siti produttivi, in aree verdi protette e curate da apicoltori professionisti. Le arnie sono raggruppate in tre gruppi, due nel primo stabilimento e uno nel secondo, per garantire condizioni ottimali alle colonie di api e al loro ciclo naturale.
Perché intervenire ora: il contesto ambientale
Secondo ISPRA, il 40 % delle specie di impollinatori in Europa è a rischio estinzione e una specie di ape su dieci è minacciata. Gli impollinatori sono fondamentali per la flora spontanea e la produzione agricola, con un contributo economico stimato in miliardi di euro dalla FAO. In Italia si contano oltre 1,6 milioni di alveari e più di 22.000 aziende agricole produttrici di miele, segno dell’importanza del settore apistico.
Biodiversità come responsabilità industriale e culturale
Le arnie sono collocate in zone protette, lontane da disturbi ambientali, e gestite con competenza tecnica. Per Seipa non si tratta di un gesto simbolico: «le api sono sentinelle ambientali, accoglierle nei nostri siti significa promuovere un modello d’industria consapevole e armonico», afferma l’azienda. L’impegno comprende anche azioni di recupero dei materiali inerti, depurazione delle acque e uso di calcestruzzi innovativi.
Impatti visibili e possibili sviluppi futuri
Oltre ai benefici per la biodiversità e l’ecosistema locale, il progetto Seipa può avere effetti educativi e culturali, sensibilizzando comunità e operatori verso pratiche più rispettose dell’ambiente. È un passo che può stimolare altre industrie a integrare azioni ambientali concrete nei propri processi produttivi.
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- Successi & Strategie | 18 Settembre 2025