Il brand Vemondo di Lidl si posiziona primo nel comparto della gastronomia vegetale sostitutiva secondo i dati Consumer Panel NielsenIQ. L'insegna punta ad aumentare del 20% entro il 2030 la quota di alimenti a base vegetale, rendendo accessibile economicamente un modello alimentare a minore impatto ambientale.
La transizione verso modelli alimentari a base vegetale trova nel retail un acceleratore significativo. Vemondo, marca del distributore di Lidl Italia dedicata a prodotti vegani e vegetariani, si posiziona come leader nel comparto Gastronomia Vegetale Sostitutiva (Prodotti Freschi) per valore, volume e numero di confezioni vendute, secondo i dati del Consumer Panel di NielsenIQ riferiti alle 52 settimane terminate il 7 settembre 2025.
Il risultato evidenzia un'evoluzione nei comportamenti di consumo che va oltre le nicchie vegane o vegetariane, intercettando una fascia crescente di consumatori flexitarian che riducono progressivamente l'assunzione di proteine animali. La marca del distributore diventa strumento di accessibilità economica per un modello alimentare associato a minore impronta ambientale.
Metodologia di rilevazione e performance di mercato
I dati NielsenIQ derivano dal Consumer Panel, sistema che monitora gli acquisti effettivi delle famiglie italiane attraverso scansione dei codici a barre tramite applicazione mobile. La metodologia raccoglie informazioni dettagliate su prezzo, promozioni e punto vendita, trasformando milioni di scontrini in analisi dei comportamenti di consumo.
Vemondo genera oltre il 40% degli acquisti di prodotti a marca del distributore nella categoria Gastronomia Vegetale Sostitutiva (Prodotti Freschi), segnalando una concentrazione significativa delle preferenze su una singola marca. L'offerta comprende circa 90 referenze in assortimento fisso, integrate da promozioni temporanee, includendo hummus, yogurt di soia, falafel, tofu e seitan.
Accessibilità economica come strategia di transizione
Il posizionamento del brand risponde a un obiettivo dichiarato di rendere le alternative vegetali accessibili dal punto di vista economico, rimuovendo il premium di prezzo tradizionalmente associato ai prodotti plant-based. L'approccio mira a trasformare la scelta vegetale da opzione di nicchia a comportamento di consumo diffuso.
«Il nostro obiettivo è quello di rendere le alternative vegetali accessibili a tutti, contribuendo a promuovere uno stile di vita più sano e sostenibile», ha dichiarato Eduardo Tursi, Amministratore Delegato Acquisti di Lidl Italia. «Vemondo rappresenta perfettamente questa visione: dimostra che scegliere un'alimentazione più consapevole non significa dover rinunciare al gusto né affrontare costi maggiori».
La strategia di prezzo competitivo sulla marca del distributore permette di ampliare il bacino di consumatori potenziali, includendo anche chi adotta scelte alimentari flessibili senza adesione ideologica a modelli vegani o vegetariani.
Obiettivi 2030: incremento strutturale dell'offerta vegetale
Lidl Italia, in coerenza con la strategia internazionale del gruppo, ha definito un target quantificato per la transizione dell'assortimento: aumentare del 20% entro il 2030 la quota di alimenti a base vegetale venduti rispetto al 2023, includendo fonti proteiche, cereali integrali, frutta e verdura.
L'obiettivo implica un riequilibrio strutturale degli assortimenti che va oltre l'ampliamento della gamma dedicata, coinvolgendo la valorizzazione di prodotti vegetali in tutte le categorie merceologiche. La metrica scelta — incremento percentuale rispetto a un anno base — consente di monitorare l'evoluzione dell'offerta in termini misurabili.
Impatti ambientali delle proteine vegetali: il contesto scientifico
La promozione di alternative vegetali nel retail si collega a evidenze scientifiche sull'impatto ambientale dei diversi modelli alimentari. Le proteine vegetali presentano generalmente impronte di carbonio, consumo idrico e uso del suolo significativamente inferiori rispetto alle proteine animali, in particolare alle carni bovine.
La distribuzione moderna, orientando le scelte attraverso assortimento, pricing e comunicazione, può contribuire alla riduzione degli impatti ambientali del sistema alimentare. L'accessibilità economica delle alternative vegetali rimuove una barriera all'adozione di diete a minore intensità carbonica, collegando sostenibilità ambientale e convenienza per il consumatore.
Il ruolo della marca del distributore nella transizione alimentare
La leadership di una marca del distributore nel segmento delle proteine vegetali segnala il passaggio da mercato di nicchia a categoria mainstream nel retail. Le private label dispongono di margini di manovra sul prezzo che possono accelerare la diffusione di prodotti altrimenti penalizzati da costi di produzione o strategie di pricing premium.
Il risultato di Vemondo suggerisce che la transizione verso modelli alimentari sostenibili può essere facilitata da strategie commerciali che privilegiano accessibilità e convenienza, rendendo le scelte a minore impatto ambientale economicamente competitive rispetto alle alternative convenzionali.