Martedì 24 giugno 2025, alle ore 18, presso la Sala MISOM di Fondazione UNIMI a Milano, si terrà il terzo incontro annuale del Comitato Scientifico di PLEF.
L’appuntamento ospiterà Gianluca Bocchi, Professore Ordinario di Filosofia della Scienza all’Università di Bergamo, con una riflessione su resilienza, evoluzione e creatività nei sistemi complessi umani e viventi.
Il tema centrale dell’incontro riguarda la capacità dei sistemi complessi, biologici e sociali, di apprendere, adattarsi e generare innovazione strutturale. La lezione di Bocchi prende le mosse dall’evoluzione della vita sul pianeta – da organismi semplici fino alle reti neuronali umane – per esplorare le implicazioni di questa lunga traiettoria adattiva in ambito organizzativo, urbano e culturale.
Sistemi che imparano: evoluzione come modello operativo
La biologia evolutiva – da Darwin a Gould, passando per epigenetica e scienze della complessità – mostra come i sistemi viventi abbiano sviluppato ridondanza, flessibilità e plasticità per rispondere a shock e discontinuità. Queste stesse caratteristiche risultano oggi centrali per comprendere e progettare sistemi umani – dalle organizzazioni alle città – in contesti di instabilità sistemica.
Il concetto di “Gaia”, inteso come integrazione indissolubile tra vivente e non vivente, è stato adottato per descrivere un equilibrio complesso e dinamico che può ispirare la trasformazione di modelli culturali e strutture socio-economiche.
Scambio tra scienze della vita e scienze umane
Negli ultimi decenni, si è consolidata una circolazione concettuale transdisciplinare: studiosi di tecnologia, società e organizzazione si confrontano con modelli tratti dalle scienze biologiche. Alcuni approcci sono strutturali (applicazione concreta di proprietà evolutive), altri metaforici (fonti di ispirazione euristica), ma entrambi contribuiscono a rinnovare linguaggi, modelli mentali e metodologie.
Secondo Bocchi, non si tratta solo di applicare metafore biologiche, ma di riconoscere l’appartenenza delle forme organizzative umane a una stessa logica evolutiva: quella di sistemi interconnessi, non lineari e capaci di apprendimento distribuito.
Rischi anti-biologici e crisi di sistema
Un punto critico evidenziato riguarda la tendenza di molte civiltà moderne a generare strutture anti-biologiche, cioè incapaci di autoregolazione, lente all’adattamento e refrattarie alla diversità. Questa distorsione, secondo il relatore, è alla base di molte crisi contemporanee: ambientali, sanitarie, educative, urbane. Comprendere le condizioni biologiche della creatività è, quindi, un passaggio necessario per costruire modelli di sviluppo più coerenti con le dinamiche naturali.
L’evento e il relatore
Gianluca Bocchi insegna Filosofia della Globalizzazione, Filosofie Urbane e Storia dello Sport presso l’Università di Bergamo, dove è anche membro del Centro di ricerca CREIAMO, dedicato allo studio della complessità in ambito umano e formativo. Ha pubblicato opere di riferimento come La sfida della complessità, Educazione e globalizzazione e Le vie della formazione.
L’incontro è gratuito previa iscrizione e si potrà seguire anche da remoto tramite piattaforma Zoom.
Iscrizioni al link: https://forms.gle/ANoVnKVZMfjX2Z4G7