RCR Cristalleria Italiana ha attivato un progetto di biomonitoraggio nel proprio sito di Colle Val d’Elsa. L’iniziativa, denominata Arnie Intelligenti, prevede l’installazione di due alveari, uno dei quali dotato di sensori per la raccolta di dati ambientali.
Il progetto nasce in collaborazione con Fondazione Siena Food Lab e Santa Chiara Lab dell’Università di Siena. Le api, riconosciute come bioindicatori, forniscono informazioni utili sulla qualità dell’aria e sull’impatto ambientale dei processi produttivi. La presenza e la stabilità delle colonie sono indicatori indiretti di condizioni salubri.
Raccolta dati e sorveglianza scientifica
L’attività delle api sarà monitorata da un apicoltore esperto in loco e da remoto dai team della Fondazione Siena Food Lab e del Santa Chiara Lab. I dati raccolti saranno confrontati con quelli di altri siti analoghi per valutare l’andamento dei parametri ambientali. L’Università di Siena ha acquistato 20 arnie per il progetto complessivo. Tutte sono dotate della strumentazione necessaria al monitoraggio combinato dello stato di salute delle api e dell’ambiente. L’installazione presso RCR rappresenta uno dei primi casi di utilizzo di questa metodologia in ambito produttivo.
Applicazione in ambito ESG e industriale
Secondo l’azienda, l’iniziativa si inserisce in un percorso di integrazione della sostenibilità nei processi industriali. Le api fungono da validatori ambientali, offrendo un parametro esterno di osservazione continua. L’uso limitato o assente di fitofarmaci nelle aree agricole vicine costituisce una condizione necessaria per la sopravvivenza delle colonie. La loro presenza assume per RCR anche un valore reputazionale, come segnale di compatibilità ecologica delle attività.
Biodiversità e impatti sul territorio
Le api contribuiscono all’impollinazione di molte colture presenti nell’area toscana, tra cui olivi, viti e frutteti. L’equilibrio degli ecosistemi agricoli locali è legato anche alla sopravvivenza di queste specie. Tra le minacce segnalate dal progetto ci sono la Varroa e la Vespa Velutina, due agenti che compromettono la salute delle colonie. L’azienda intende estendere il valore dell’iniziativa coinvolgendo istituzioni, scuole e comunità locali. Sono in valutazione attività informative e visite pubbliche al sito.
Assetto del progetto e prossime fasi
La collaborazione con l’Università di Siena è stata formalizzata nel 2025. Il progetto si propone di costruire una rete di osservazione scientifica in grado di misurare l’impatto delle attività industriali sulla biodiversità. I dati raccolti saranno resi disponibili ai partner istituzionali e agli stakeholder del territorio. Il modello potrebbe essere replicato in altri stabilimenti o contesti produttivi. Per RCR la sostenibilità è parte del proprio assetto strategico, applicata con strumenti misurabili e tecnologie compatibili con l’ambiente.