Dal 2016 l'azienda italiana della frutta secca sostiene la ricerca sui tumori femminili con una formula diretta: ogni confezione venduta finanzia progetti scientifici. L'obiettivo per il 2025 è superare i 560.000 euro complessivi devoluti, mentre la distribuzione si conferma canale privilegiato per coniugare consumo consapevole e impatto sociale misurabile.
Il mese di ottobre, dedicato alla prevenzione del tumore al seno, riaccende i riflettori su una delle formule più consolidate di raccolta fondi attraverso il retail: il product-linked giving, in cui l'acquisto di un prodotto specifico genera automaticamente una donazione. Life, azienda italiana specializzata in frutta secca, prosegue per il decimo anno consecutivo la partnership con Fondazione Umberto Veronesi ETS attraverso il progetto "le Noci per la ricerca®", attivo nei punti vendita di tutta Italia per tutto il mese di ottobre e per l'intero 2025.
Una meccanica trasparente che collega scaffale e ricerca
Il modello adottato prevede una donazione fissa per ogni confezione venduta: 0,50 euro per le noci in guscio e 0,25 euro per quelle sgusciate, destinati a finanziare la ricerca scientifica sui tumori al seno, utero e ovaio. Le confezioni dedicate sono identificabili nei punti vendita, rendendo immediato per il consumatore il collegamento tra acquisto e contributo alla ricerca.
Dal 2016, anno di avvio della collaborazione che vede Life come partner tecnico ufficiale, sono stati devoluti 560.000 euro per sostenere progetti di ricercatori impegnati nello sviluppo di terapie oncologiche. «L'obiettivo è superare questa cifra entro la fine del 2025», ha dichiarato Umberto Sacchi, amministratore delegato di Life. «Il contributo di tutti ci permette di garantire la prosecuzione del progetto e finanziare nuove ricerche nel campo oncologico».
Quando l'alimentazione incontra la prevenzione
La scelta della noce come prodotto-veicolo della campagna non è casuale. Gli studi scientifici hanno evidenziato il ruolo della frutta secca a guscio – in particolare delle noci – all'interno di regimi alimentari orientati alla prevenzione di patologie croniche. La campagna integra quindi due livelli di comunicazione: il sostegno diretto alla ricerca attraverso l'acquisto e la diffusione di informazioni sul ruolo dell'alimentazione nella prevenzione oncologica.
Il retail come infrastruttura di raccolta fondi
La distribuzione moderna si conferma canale privilegiato per iniziative di questo tipo, grazie alla capacità di raggiungere milioni di consumatori nel momento della decisione d'acquisto. Il format del product-linked giving offre al retail la possibilità di posizionarsi come facilitatore di impatto sociale senza richiedere ai clienti gesti separati rispetto all'esperienza di spesa quotidiana.
La continuità della partnership – quasi un decennio – evidenzia la sostenibilità economica del modello sia per l'azienda produttrice che per l'ente beneficiario, consentendo una pianificazione pluriennale dei progetti di ricerca finanziati.
Prospettiva Human&Green: prendersi cura attraverso scelte quotidiane
L'iniziativa si inserisce in quella visione che collega benessere individuale e responsabilità collettiva. L'acquisto di un prodotto che per sue caratteristiche nutrizionali può contribuire a una dieta equilibrata genera al contempo risorse per la ricerca scientifica destinata alla cura. È un esempio di come le scelte quotidiane – quelle che compiamo davanti allo scaffale – possano trasformarsi in gesti di cura verso le persone che affrontano la malattia e verso le generazioni future che beneficeranno dei progressi della ricerca.
La formula "una noce alla volta" sintetizza efficacemente questo approccio: piccoli gesti ripetuti, moltiplicati per milioni di consumatori, costruiscono nel tempo risultati significativi. Un modello che bilancia l'urgenza dell'azione immediata con la pazienza necessaria alla ricerca scientifica, che procede per accumulo di evidenze e conoscenze.