Dal 23 al 30 settembre nei punti vendita Pam, Panorama, Pam City, Pam Local e Borello (esclusi quelli gestiti dal master franchisor Retail Pro S.p.A.) sarà attiva un’iniziativa che trasforma la spesa quotidiana in un gesto solidale.
Per ogni confezione di mirtilli, more, lamponi e ribes a marchio Pam venduta, Pam Panorama devolverà 0,20 euro a Fondazione Umberto Veronesi ETS per sostenere progetti di ricerca sui tumori femminili, in particolare al seno, utero e ovaio.
L’operazione coinvolge l’intera rete diretta Pam Panorama in più regioni italiane. I clienti possono partecipare acquistando confezioni di frutti di bosco a marchio Pam per l’intera settimana della campagna. Ogni confezione acquistata genera automaticamente la donazione all’organizzazione non profit, senza necessità di registrazioni aggiuntive. L’iniziativa sarà accompagnata da una campagna informativa nei punti vendita con materiali dedicati, cartellonistica e messaggi di sensibilizzazione che spiegano ai consumatori finalità e benefici del progetto.
Obiettivi e impatto previsto
I fondi raccolti contribuiranno al finanziamento di borse di ricerca destinate a ricercatori e ricercatrici impegnati nello studio di nuove cure e nel miglioramento della prevenzione dei tumori che colpiscono le donne. Il meccanismo trasforma un acquisto quotidiano in un’azione concreta di solidarietà e responsabilità sociale, permettendo di sostenere la ricerca scientifica senza costi aggiuntivi per il cliente.
«Crediamo che la spesa possa diventare un’occasione per prendersi cura di sé e degli altri. Per questo siamo orgogliosi di affiancare Fondazione Veronesi in una sfida che riguarda tante donne e tante famiglie. Ogni contributo, anche piccolo, può fare la differenza», afferma Anna Righetti, Responsabile Marketing e Comunicazione di Pam Panorama.
«I tumori femminili rappresentano ancora oggi una delle principali sfide per la salute delle donne. Grazie al contributo di Pam Panorama e alla sensibilità dei propri clienti, possiamo continuare a finanziare studi innovativi per trovare cure sempre più efficaci», sottolinea Monica Ramaioli, Direttore di Fondazione Umberto Veronesi ETS.