Il primo quotidiano sulla sostenibilità nel retail
Aggiornato a
Green Retail  - Pacchetto Omnibus: dalla compliance alla leadership nella transizione sostenibile del retail
Information
News A cura di: Domenico Canzoniero

Pacchetto Omnibus: dalla compliance alla leadership nella transizione sostenibile del retail

La recente proposta "Omnibus" della Commissione europea modifica sensibilmente il quadro normativo che avrebbe dovuto sostenere la transizione sostenibile del sistema economico europeo. Ma quale impatto avrà questo ridimensionamento normativo sulla transizione sostenibile della distribuzione moderna?


Con l'obiettivo dichiarato di "semplificare" e creare "un ambiente imprenditoriale più favorevole", il pacchetto di proposte presentate al Parlamento interviene su pilastri fondamentali come la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD), la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD), la tassonomia UE e il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (CBAM).
Può questa deregulation essere davvero un ostacolo alla leadership della transizione della filiera agroalimentare dichiarata a Marca 2025 dalla distribuzione? O mettere in discusione quel nuovo ruolo del retail che abbiamo delineato allo Human&Green Retail Forum 2024 basato sulla doppia materialità e sul riconoscere il ruolo chiave della distribuzione nel prendersi cura delle persone e del pianeta? 

CSRD e doppia materialità: un impatto limitato per la GDO

La proposta della Commissione prevede di rimuovere circa l'80% delle aziende dall'ambito di applicazione della CSRD, escludendo dagli obblighi le imprese con meno di 1.000 dipendenti e 50 milioni di euro di fatturato. Per la distribuzione moderna, questo cambiamento ha un impatto limitato. La maggior parte delle insegne della GDO infatti supera abbondantemente questa soglia di fatto quasi tutte le catene distributive organizzate continueranno a essere soggette agli obblighi di doppia materialità previsti dalla CSRD.

Più significativo è invece il posticipo di due anni (fino al 2028) degli obblighi di rendicontazione secondo la doppia materialità e le regole che in Italia abbiamo già recepito con il dlgs 125/2024, che rischia di rallentare il percorso di transizione. Tuttavia, questo ritardo normativo non dovrebbe diventare un alibi per procrastinare l'adozione di:

  • Un approccio scientifico basato sul Life Cycle Assessment (LCA)
  • L'allineamento dell'offerta commerciale ai principi della Dieta Mediterranea
  • Iniziative concrete per aiutare i consumatori a fare una spesa a minore impatto ambientale e a maggior equilibrio nutrizionale

Il nostro impegno sarà quello di monitorare e di raccontare l'evoluzione di queste tendenze e di stimolare l'adozione di questi strumenti che si pongono come parametri di misurazione dell'impegno per la sostenibilità.

Due diligence semplificata: impatti differenziati sulle filiere

Ben diverso è l'impatto della semplificazione dei requisiti di due diligence prevista per la CSDDD. La proposta di concentrare i requisiti sui partner commerciali diretti e ridurre la frequenza delle valutazioni da annuale a quinquennale avrà effetti differenziati in base alla struttura delle filiere:

1. Filiere prevalentemente nazionali

Per le catene di approvvigionamento italiane, l'impatto sarà generalmente contenuto, con l'importante eccezione delle filiere agricole, dove il fenomeno del caporalato rappresenta un rischio sociale significativo. La ridotta pressione di monitoraggio potrebbe rallentare i progressi in questo ambito critico.

2. MDD con filiera italiana vs. filiere internazionali

Per i prodotti a marchio del distributore di filiera italiana (pasta, latticini, conserve, ecc.), l'impatto sarà limitato. Decisamente più rilevante sarà invece per i prodotti MDD che provengono da filiere internazionali complesse (caffè, cacao, tè, frutta tropicale, cotone, ecc.), dove la semplificazione riduce significativamente l'obbligo di verificare la sostenibilità dei passaggi precedenti nella catena di fornitura.

3. Gli intermediari come "scudo di responsabilità"

Con le nuove regole, i retailer italiani che si approvvigionano tramite importatori avrebbero responsabilità limitata solo a questi partner diretti, non all'intera filiera a monte. Questo potrebbe paradossalmente incentivare alcune insegne a mantenere una "distanza di sicurezza" dalle fasi più critiche della produzione, utilizzando gli intermediari come scudi di responsabilità.

4. Disincentivo alla tracciabilità completa

La semplificazione potrebbe ridurre gli incentivi economici e normativi per sviluppare sistemi di tracciabilità completi "dal campo alla tavola", proprio per quei prodotti che hanno le filiere più complesse e potenzialmente problematiche dal punto di vista della sostenibilità e dei diritti umani.

Dalla compliance alla leadership: un'opportunità strategica

Ad una prima analisi sembrerebbe che l'indebolimento del quadro normativo potrebbe amplificare il valore della leadership volontaria nel settore retail. Se la spinta normativa si riduce, il differenziale competitivo per le insegne che scelgono comunque di abbracciare la doppia materialità e un approccio sistemico diventa ancora più marcato.

I casi già citati su queste pagine come l'impegno di Lidl a incrementare del 20% la vendita di frutta, verdura e proteine vegetali in collaborazione con WWF, assumono ancora più rilevanza in un contesto di deregolamentazione. Non rappresentano più semplicemente un anticipo di compliance, ma una scelta strategica distintiva che risponde a tendenze di mercato e culturali profonde.

La MDD come laboratorio ancora più strategico

Lo stesso ragionamento si può applicare alla MDD, infatti con l'allentamento degli obblighi normativi, il ruolo della Marca del Distributore come laboratorio di innovazione sostenibile diventa ancora più centrale. In assenza di un quadro comune stringente, la MDD può differenziarsi come piattaforma volontaria di:

  • Misurazione scientifica degli impatti attraverso l'approccio LCA
  • Integrazione dei principi della Dieta Mediterranea
  • Trasparenza e comunicazione al consumatore sui temi della sostenibilità
  • Sviluppo di sistemi di tracciabilità completi anche per le filiere internazionali più complesse

Un'opportunità per ridefinire il ruolo del retail

Il pacchetto Omnibus, ridimensionando l'ambizione normativa, sposta l'asse della trasformazione del retail dalla compliance obbligatoria alla leadership volontaria. Per le insegne più lungimiranti, questo rappresenta un'opportunità unica per dimostrare che la sostenibilità non è solo una questione di conformità normativa ma un imperativo strategico di business, capace di creare valore economico, sociale e ambientale anche in assenza di obblighi stringenti.

In questo scenario, la visione che abbiamo delineato di un retail che "si prende cura" delle persone e del pianeta diventa ancora più rilevante.
Le insegne che sapranno realizzare questa visione, che sapranno riconoscere la centralità del proprio ruolo nell'orientare le scelte di consumo alimentare e agire di conseguenza, aituando le persone a fare una spesa a minore impatto ambientale e a maggior equilibrio nutrizionale saranno quelle che definiranno il futuro del settore.

La vera responsabilità del retail non è mai stata solo una questione di compliance normativa. È sempre stata, e ora lo è ancora di più, una questione di leadership strategica e visione del proprio ruolo nella società e nell'economia del futuro. 
La domanda da porre oggi quindi non è tanto sulla probabilità che le norme semplificate rallentino la transizione ma sulla capacità della distribuzione moderna di riconoscere questa opportunità e interpretare a pieno il proprio ruolo di leader della transizione agroalimentare.  

ALTRI ARTICOLI

Green Retail  - Pacchetto Omnibus: dalla compliance alla leadership nella transizione sostenibile del retail

A Ravenna la prima mensa aziendale con contenitori "smart"

Oltre 3mila contenitori monouso e 300 chilogrammi di CO2 risparmiati: sono i risultati del progetto pilota condotto da Camst group in collaborazione con Rosetti Marino SpA e Around, startup toscana che offre soluzioni per prevenire i rifiuti eliminando a monte il packaging monouso.
Green Retail  - Pacchetto Omnibus: dalla compliance alla leadership nella transizione sostenibile del retail

Mulino Bianco compie 50 anni: 20.000 visitatori all’evento a Milano

Con una partecipazione di oltre 20.000 visitatori, si è concluso l’evento che ha dato il via alle celebrazioni per i 50 anni di Mulino Bianco. Dal 19 al 23 febbraio, in Piazza Gae Aulenti, un’installazione immersiva ha ripercorso la storia del brand, che oggi entra nelle case di 23 milioni di famiglie italiane.
Green Retail  - Pacchetto Omnibus: dalla compliance alla leadership nella transizione sostenibile del retail

I materiali Next-Gen possono trasformare la moda

I materiali rappresentano circa il 30% del costo del venduto (COGS) nell’industria della moda e sono responsabili di oltre il 90% delle emissioni complessive legate all’estrazione, lavorazione e produzione.
Green Retail  - Pacchetto Omnibus: dalla compliance alla leadership nella transizione sostenibile del retail

Agrofarma e FederBio: un accordo per l’innovazione del bio

Agrofarma, l’Associazione nazionale imprese agrofarmaci di Federchimica, e FederBio, la federazione delle organizzazioni del biologico e del biodinamico, hanno siglato un protocollo d’intesa per rafforzare la collaborazione tra le due realtà e sostenere lo sviluppo di soluzioni tecniche innovative e sostenibili per l’agricoltura biologica.
Green Retail  - Pacchetto Omnibus: dalla compliance alla leadership nella transizione sostenibile del retail

Fedrigoni rafforza la partnership con EcoVadis

Fedrigoni rinnova la collaborazione con EcoVadis, leader nella valutazione della sostenibilità aziendale, per continuare a migliorare le performance ESG (ambientali, sociali e di governance) lungo la propria filiera produttiva.
Green Retail  - Pacchetto Omnibus: dalla compliance alla leadership nella transizione sostenibile del retail

Asiago DOP testimone di buone pratiche nella certificazione alla conferenza FAO

Il Consorzio Tutela Formaggio Asiago è stato invitato a portare la propria esperienza alla sessione plenaria della conferenza FAO “Prospettive globali delle Indicazioni Geografiche”, organizzata a Roma in collaborazione con il Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste (MASAF).
       
    Il sito Green Retail  - Pacchetto Omnibus: dalla compliance alla leadership nella transizione sostenibile del retail