In occasione del Mese della Celiachia, Nutrifree ha presentato il Manifesto dell’Orgoglio Free, frutto di un’indagine condotta su oltre 3.000 persone tra pazienti celiaci, intolleranti e caregiver. Il progetto, in collaborazione con Personalive e con il supporto della psicologa Lara Pelagotti, nasce per valorizzare le esperienze e i vissuti personali legati alla dieta senza glutine, superando stereotipi e stigma.
La survey rivela una trasformazione emotiva nel tempo. Se inizialmente il 60% dei celiaci e il 74% dei caregiver dichiarano di aver provato ansia o confusione alla diagnosi, già dopo un anno l’88% dei pazienti afferma di non provare più vergogna e l’81% non sente più paura. Il 59% dei celiaci afferma di aver affrontato il cambiamento con forza, interpretata come forma di agentività, ovvero la capacità di gestire attivamente la propria condizione.
Anche il supporto relazionale emerge come elemento centrale. L’88% dei caregiver racconta con orgoglio la propria esperienza, mentre il 54% dei pazienti si dichiara fiero della propria dieta. L’81% partecipa a forum o community sociali, contribuendo a un racconto condiviso e positivo.
Dai risultati dell’indagine nasce il Manifesto, che raccoglie tre valori chiave: normalità, sicurezza e inclusione. Il documento si propone come base di una narrazione alternativa sulla celiachia, lontana da stereotipi e orientata a rafforzare la consapevolezza individuale e collettiva.
Il progetto verrà ampliato a partire da settembre 2025 con un truck itinerante che porterà l’Orgoglio Free in festival e manifestazioni in tutta Italia, trasformando il racconto in esperienza diretta.
L’indagine evidenzia però anche le difficoltà persistenti: il 55% dei celiaci prova ansia nel mangiare fuori casa e il 77% si dichiara infastidito da atteggiamenti superficiali. Stereotipi come “un po’ di glutine non fa male” o “è solo una moda” restano diffusi, ma oltre la metà degli intervistati prova a fornire spiegazioni corrette per contrastarli.
Secondo Francesca Carpita, Corporate Communication Manager di Morato Group, il progetto non è solo un’iniziativa di comunicazione, ma un’azione di responsabilità culturale che mira a favorire rispetto, comprensione e inclusione.
Attraverso il Manifesto e le sue future attivazioni, Nutrifree conferma il proprio impegno nel largo consumo come brand attento al benessere delle persone e alla creazione di spazi più equi per chi vive condizioni alimentari specifiche.