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News A cura di: Redazione GreenRetail.news

Neutralità carbonica al 2040: il packaging in vetro di Verallia verso la transizione integrata

La validazione Science Based Targets per il Net-Zero e la certificazione sulla parità di genere segnano un cambio di passo nella sostenibilità del settore. Forni elettrici, biofuel e governance inclusiva: come un leader europeo traduce gli impegni climatici in azioni concrete, misurando gli impatti su ambiente e persone.


L'industria del packaging affronta la transizione verso la neutralità carbonica con strumenti sempre più sofisticati. Nel settore del vetro, dove i processi produttivi ad alta intensità energetica rappresentano tradizionalmente una delle principali fonti di emissioni, la validazione ufficiale della Science Based Targets initiative per il percorso Net-Zero di lungo termine segna un punto di svolta metodologico. Non più solo dichiarazioni d'intenti, ma traiettorie certificate secondo standard internazionali che definiscono obiettivi, tempi e modalità di riduzione delle emissioni.

Verallia, terzo produttore mondiale di contenitori in vetro per alimenti e bevande, ha ottenuto quest'anno questa validazione per la propria CSR Roadmap "2030 and Beyond", che fissa al 2040 l'obiettivo di neutralità carbonica attraverso una riduzione del 90% delle emissioni CO₂ per gli scope 1 e 2 rispetto al 2019, compensando il restante 10%. Un impegno che richiede investimenti significativi in tecnologie di rottura e riorganizzazione dei processi produttivi.

Innovazione tecnologica: dai forni ibridi all'idrogeno

La roadmap si concretizza attraverso soluzioni tecnologiche già operative. Nel 2024 è stato inaugurato a Cognac il primo forno 100% elettrico al mondo per la produzione di vetro alimentare, capace di ridurre le emissioni del 60% rispetto ai forni tradizionali. La tecnologia dei forni ibridi, che combinano elettricità e combustibili a minor impatto, viene progressivamente estesa agli altri siti produttivi del gruppo, mentre nei plant di Zaragoza e Essen sono già attive sperimentazioni con biofuel e idrogeno come fonti energetiche alternative.

Queste scelte tecnologiche rispondono non solo a obiettivi climatici, ma anche a una logica di risk mitigation rispetto alla volatilità dei prezzi energetici e alle future normative europee sulla carbon tax. L'elettrificazione dei processi ad alta temperatura, infatti, permette di sfruttare l'energia rinnovabile disponibile sulla rete e di ridurre la dipendenza da fonti fossili.

Certificazione UNI/PdR 125: dalla parità di genere alla cultura inclusiva

Parallelamente alla decarbonizzazione, Verallia Italia ha ottenuto nel 2023 e mantenuto nel 2024 e 2025 la certificazione UNI/PdR 125:2022 sulla parità di genere, uno standard che valuta la maturità delle politiche aziendali attraverso indicatori qualitativi e quantitativi specifici. La certificazione misura aspetti come i processi di selezione non discriminatori, l'equità retributiva, le pari opportunità di sviluppo professionale e i sistemi di prevenzione di comportamenti lesivi della dignità delle persone.

Per strutturare questo percorso, è stato istituito un Comitato Guida per la Parità di Genere, rappresentativo di tutte le funzioni aziendali, che si riunisce semestralmente per monitorare i progressi verso obiettivi misurabili. Il mantenimento della certificazione per tre anni consecutivi conferma la solidità dell'approccio, che integra le politiche di inclusione nei processi ordinari dell'organizzazione.

Sul fronte della sicurezza sul lavoro, gli ultimi anni hanno visto una riduzione del 65% del tasso di infortuni, mentre sono state erogate oltre 400.000 ore di formazione ai dipendenti del gruppo, con focus specifici su competenze tecniche per le nuove tecnologie produttive e su temi di diversità e inclusione.

Governance integrata: quando ambiente e sociale si misurano insieme

«Il mantenimento della UNI/PdR 125 conferma la volontà di trasformare i principi della parità di genere in azioni quotidiane e misurabili», afferma Maria Chiara Balestri, Direttrice Legale e CSR di Verallia Italia. «Integrare questi valori nei nostri processi significa creare un impatto positivo duraturo per chi lavora con noi e per le comunità in cui operiamo».

La strategia di Verallia dimostra come la misurazione scientifica degli impatti – sia ambientali che sociali – stia diventando il fondamento delle politiche di sostenibilità corporate. La validazione SBTi per il Net-Zero e la certificazione sulla parità di genere rappresentano sistemi di accountability esterni che permettono di verificare la coerenza tra dichiarazioni e risultati effettivi.