Loacker, Società Benefit, estende alle farine di frumento la strategia delle filiere verticali. Il programma coinvolge produttori in Italia, Austria e Germania con un protocollo agronomico centrato su biodiversità e salute del suolo.
Annunciato ad Auna di Sotto (BZ), 05 novembre 2025, il progetto punta a coprire il 25% del fabbisogno farina con contratti di filiera nel 2025 e a raggiungere il 100% entro il 2030. Al momento include 18 produttori su 330 ettari, in partnership con mulini storici, tra cui Rieper Mühle (Vandoies, BZ). Il protocollo richiede una biodiversità minima del 6% della superficie (strisce fiorite, siepi, fasce tampone), rotazioni colturali spinte e tecniche a basso impatto come la semina diretta per contrastare erosione e lisciviazione. Sono esclusi glifosato e neonicotinoidi; la fertilizzazione azotata è limitata per ottenere una farina a bassa percentuale proteica, adatta ai wafer.
La filiera si sviluppa tra Italia, Austria e Germania. La sede che ha diffuso l’annuncio è ad Auna di Sotto; la collaborazione con i fornitori comprende mulini dell’arco alpino. L’avanzamento è scadenzato: dopo il 25% nel 2025, l’obiettivo intermedio è 33% entro fine 2026, fino al 100% entro il 2030.
Metriche agronomiche e impegni per gli agricoltori
Il protocollo impone: biodiversità 6% delle superfici; rotazioni colturali; semina diretta; assenza totale di glifosato e neonicotinoidi; adozione di metodi integrati per la protezione delle colture; limitazione della fertilizzazione azotata. L’azienda sostiene gli agricoltori con un incentive program che prevede condizioni economiche favorevoli e incentivi all’adesione. L’iniziativa si affianca alle altre filiere verticali del marchio (nocciole, cacao, vaniglia, latte).
«La scelta di essere una Società Benefit ci impegna a costruire una filiera dove la qualità si sposa con la responsabilità,” ha commentato Wanda Hager, Managing Director Agriculture & Procurement, “Il nuovo progetto dedicato al grano è la nostra risposta concreta alla necessità di tutelare l'ambiente e di sostenere economicamente i territori che ci forniscono la materia prima. Per volume le farine sono la principale materia prima in Loacker, non potevamo occuparci di materie prime strategiche senza puntare su un programma dedicato alle farine. Quest’anno abbiamo raggiunto il 25% di copertura del nostro fabbisogno attuale e puntiamo ad aumentare la percentuale negli anni successivi con un obiettivo del 33% entro fine 2026. La nostra intenzione è quella di ampliare ulteriormente il numero dei mulini ed agricoltori convolti. Il progetto si allinea agli obiettivi di Azione per la clima, circolarità e tutela ambientale e di Approvvigionamento etico e interdipendenza con i territori (aree di impatto1 e 2 della Relazione d'Impatto 2025), ponendo la biodiversità e la salute del suolo al centro del protocollo agronomico.»