Secondo l’ultima edizione dell’Osservatorio Immagino di GS1 Italy, nel 2024 il 7,8% degli oltre 145 mila prodotti di largo consumo monitorati era costituito da nuove referenze introdotte nell’anno, con un’incidenza sul fatturato del 3,2%.
Il dossier – giunto alla diciassettesima edizione – analizza in modo sistematico l’impatto dell’innovazione a scaffale, misurandone il valore sia in termini economici sia di preferenza da parte dei consumatori.
Il 73,6% dei nuovi prodotti rientra nell’area alimentare, dove si affermano le categorie “rich-in” (ricchi di elementi benefici), “free-from” (senza o con meno di determinati ingredienti), prodotti realizzati con ingredienti tradizionali o funzionali, e referenze con certificazioni CSR.
“Rich-in” e “free-from”: i claim guidano le scelte dei consumatori
Nel sotto-paniero “rich-in”, i prodotti innovativi hanno rappresentato il 9,9% dell’assortimento e il 3,1% del fatturato. Le novità hanno riguardato soprattutto alimenti ricchi di proteine, potassio, fermenti lattici, vitamine e calcio. Nel segmento “free-from”, le referenze introdotte nel 2024 hanno inciso per l’8,9% sull’assortimento e per il 2,2% sul fatturato, con claim dominanti come “pochi grassi”, “senza zuccheri aggiunti”, “senza conservanti”.
Crescono anche i prodotti con posizionamento su sicurezza alimentare: ad esempio, l’8,1% delle nuove referenze per intolleranze è stato introdotto nel 2024, e il 10,5% dei lanci ha riguardato prodotti “senza lattosio”.
Giovani, single e reddito medio-alto: chi sceglie i prodotti innovativi
Il report evidenzia che il 65% delle vendite di nuovi prodotti è generato dal 30% degli acquirenti, concentrati in target under 34, single e con reddito medio-alto. Questi consumatori privilegiano prodotti “free-from”, biologici, vegani, “rich-in” e con caratteristiche di sostenibilità ambientale o etica.
Il posizionamento di prezzo e il tipo di claim attivano reazioni differenziate: le famiglie con figli e gli over 60 mostrano interesse per referenze “a ridotto contenuto di grassi” o “senza zuccheri”, mentre il pubblico giovane privilegia prodotti con evidenza funzionale o green.
Innovazione come leva di assortimento e competitività
In un contesto di offerta altamente dinamica, la capacità di innovare risulta determinante per l’attrattività a scaffale. L’Osservatorio Immagino mostra come la varietà e l’aderenza alle aspettative salutistiche e valoriali dei consumatori guidino la selezione dei nuovi lanci, condizionando le strategie assortimentali della GDO.
Il report conferma infine il ruolo dei claim e delle certificazioni come driver informativi primari nella relazione tra industria di marca, distribuzione e consumatore. L’innovazione non si limita più a gusto o formato, ma si sviluppa attraverso semantiche di benessere, responsabilità e trasparenza.