I primi quattro mesi registrano +4,4% a valore e +2,6% nei volumi. Frutta, verdura e alimenti della dieta mediterranea mostrano particolare dinamismo, segnalando un'attenzione crescente al benessere
Il largo consumo in Italia mostra una marcata ripresa nei primi quattro mesi del 2025. Secondo i dati presentati durante la 40° edizione di Linkontro, nel periodo gennaio-aprile il settore ha maturato oltre 45 miliardi di euro di fatturato a totale negozio, di cui più di 32 miliardi nel Largo Consumo Confezionato (LCC).
Le rilevazioni NIQ evidenziano un trend positivo con una crescita del 4,4% a valore nel totale negozio (rispetto all'1,9% del 2024) e un incremento del 2,6% nei volumi del largo consumo confezionato (contro l'1,5% dell'anno precedente). Il Sud Italia registra performance particolarmente brillanti: +5,6% a valore e +5,0% a volume, circa il doppio rispetto alla media nazionale.
Dieta mediterranea e benessere nel carrello: i dati parlano
A guidare la ripresa è il comparto del fresco, con frutta e verdura che segnano un +7,9% a valore (rispetto al +4,4% del 2024). Questa crescita non è casuale: secondo NIQ, riflette "la forte attenzione verso un'alimentazione sana dichiarata e agita da tutte le tipologie di famiglie italiane che si orientano maggiormente alla ricerca del benessere, iniziando proprio dalla composizione del carrello."
I dati mostrano un particolare dinamismo in categorie che sono pilastri della dieta mediterranea:
- Semi (+32,2%), fonte di nutrienti essenziali in diete equilibrate
- Mango (+114,3%) e avocado (+47%), frutta con profili nutrizionali particolarmente apprezzati
- Piatti pronti vegetali (+15,6%) e surgelati vegetali (+11,9%), che combinano convenienza e componente vegetale
Anche altri comparti mostrano performance positive: le carni (macelleria e polleria) registrano un +5,6% a valore, mentre i prodotti del food confezionato crescono del 4,1%. Tra le categorie in forte espansione spiccano anche le basi per pizza con un notevole +60,3%, che uniscono praticità e preparazione domestica.
In controtendenza, rallentano gli articoli per animali (+1,4% contro il +3,1% dell'intero 2024) e la cura della casa (-0,8% nei primi mesi dell'anno).
Inflazione più contenuta ma preoccupazioni ancora presenti
Nei primi quattro mesi del 2025, l'indice di inflazione nel Largo Consumo Confezionato si attesta intorno al +1% a Totale Italia Omnichannel, raggiungendo quota +0,8% ad aprile. Questo andamento, tuttavia, non coinvolge tutte le categorie di prodotti: caffè, cioccolato, burro e salmone fresco registrano una crescita maggiore nel prezzo a parità di quantità acquistate.
Nonostante l'inflazione appaia ora più contenuta, il 29% degli italiani continua a indicare l'incremento dei costi dei beni alimentari tra le principali preoccupazioni per il futuro, e il 23% teme la recessione (contro il 13% della media europea).
Andamento diversificato tra i canali di vendita
La crescita non premia tutte le tipologie distributive in egual misura:
- I superstore mostrano un buon andamento (+3,4% a volume da gennaio ad aprile 2025 contro +1,3% nel 2024)
- I discount crescono del 3,8% a volume e del 3,9% a valore
- Gli specialisti drug rallentano la crescita ma registrano comunque un +4,5% a volume e un +3,4% a valore
- L'e-commerce assume una dimensione sempre più significativa con una quota pari al 7,1% e un +4,4% a valore nel LCC
Nell'e-commerce, i pure players (che rappresentano il 50% delle vendite del canale) crescono a valore del +5,5%, mentre gli specializzati (19,5% della quota di mercato) registrano un incremento a valore del 10,5%.
Industria di Marca e MDD: strategie e target differenti
Nel primo quadrimestre 2025, l'Industria di Marca (IDM) e la Marca Del Distributore (MDD) hanno maturato congiuntamente oltre 1 miliardo di crescita anno su anno, differenziandosi nelle leve che ne guidano lo sviluppo:
- L'Industria di Marca ha contribuito per il 57% alla crescita del fatturato LCC (+608 milioni di euro), principalmente trainata dall'aumento dei prezzi
- La Marca Del Distributore ha pesato per il 43% della crescita (+450 milioni di euro), grazie soprattutto all'ampliamento dell'assortimento sugli scaffali
Anche i target di riferimento sono differenti: la MDD si rivolge sempre più alle 8 milioni di famiglie con figli a carico (+0,5 punti di quota) e di media età (+1,6 punti in quelle con reddito medio più basso), mentre l'IDM cresce sia nelle famiglie mature ad alto reddito (+0,2 punti) sia in quelle a basso reddito (+0,6 punti).
Cambiamenti nelle abitudini di acquisto
I dati evidenziano un aumento della frequenza di acquisto e un calo dello scontrino medio nell'80% dei gruppi distributivi, offrendo opportunità per incrementare la fedeltà dei clienti.
Secondo NIQ, la strategia di crescita vincente per i principali brand del Mass Market, il 59% dei quali in crescita a volume nel corso dell'ultimo anno, sembra risiedere nella capacità di raggiungere un numero sempre più elevato di clienti, con maggiori probabilità di successo se si riesce anche a migliorare la fedeltà.
La Marca Del Distributore sta cercando di espandere la sua quota, lavorando principalmente attraverso lo sviluppo degli assortimenti: cresce nel 65% delle categorie, in parte per aumento del solo numero di famiglie acquirenti (in due casi su tre) e in parte in tutte quelle dove, oltre ad incrementare il numero di acquirenti, riesce anche a crescere in fedeltà.
La ripresa dei volumi e la conquista di quote di spesa indicano che il carrello delle famiglie, in Italia, rimane una voce prioritaria nel budget mensile, con i consumatori disposti a rinunciare ad altre spese come le uscite fuori casa o l'acquisto di altre categorie del non alimentare.