Green Retail  - Lidl porta il congedo di paternità a 25 giorni retribuiti
Information
News A cura di: Domenico Canzoniero

Lidl porta il congedo di paternità a 25 giorni retribuiti

La grande distribuzione si misura con la sostenibilità sociale: l'insegna integra la normativa con 15 giorni aggiuntivi per favorire parità di genere e sostegno alla natalità. Una strategia welfare che anticipa le evoluzioni del settore.

Il settore della grande distribuzione affronta sempre più la necessità di integrare la sostenibilità sociale nelle proprie strategie operative. Con oltre 23.000 collaboratori distribuiti in 780 punti vendita, Lidl Italia introduce dal 1° dicembre 2025 un'estensione significativa del congedo di paternità, portandolo a 25 giorni complessivi retribuiti al 100%.

L'iniziativa aggiunge 15 giorni lavorativi ai 10 previsti dalla normativa vigente, con applicazione retroattiva per tutti i collaboratori diventati padri dal 1° marzo 2025. La misura si inserisce in un percorso di politiche welfare che l'insegna ha avviato nei mesi precedenti, compresa la chiusura anticipata alle 18:00 nelle giornate del 24 e 31 dicembre.

Dal vincolo normativo alla strategia ESG

L'estensione del congedo parentale rappresenta un investimento nella dimensione sociale della sostenibilità aziendale. Secondo i dati del settore retail italiano, la retention del personale e l'employer branding costituiscono asset strategici in un comparto caratterizzato da elevata intensità occupazionale e turnover significativo.

La scelta di Lidl Italia di triplicare sostanzialmente i giorni di congedo obbligatorio si colloca nel quadro più ampio delle politiche ESG (Environmental, Social, Governance) che le aziende della distribuzione stanno progressivamente adottando. Il focus sulla componente sociale della sostenibilità risponde sia a obiettivi di compliance normativa che a strategie di posizionamento competitivo.

Parità di genere e impatto organizzativo

«Estendere il congedo di paternità non è solo una misura di supporto a favore dei nostri colleghi che diventano padri; ma apporta benefici profondi a tutta la famiglia, promuovendo al contempo una maggiore parità di genere», afferma Sebastiano Sacilotto, Amministratore Delegato Risorse Umane di Lidl Italia.

La misura si inserisce nel dibattito sulla ripartizione del carico di cura familiare, tradizionalmente sbilanciato sulla componente femminile della forza lavoro. L'ampliamento del congedo paterno può contribuire a una distribuzione più equilibrata delle responsabilità genitoriali, con potenziali effetti positivi sulla progressione di carriera femminile e sulla riduzione del gender gap nel settore della grande distribuzione.

Il contesto settoriale e le prospettive

Il settore della distribuzione organizzata sta affrontando una trasformazione delle politiche di gestione delle risorse umane, anche in risposta alle crescenti aspettative dei lavoratori e alle pressioni competitive per attrarre talenti. L'introduzione di benefici welfare estesi rappresenta uno strumento di differenziazione in un mercato del lavoro retail sempre più competitivo.

La retroattività della misura, applicata ai collaboratori diventati padri dal 1° marzo 2025, evidenzia un approccio di equità interna che estende il beneficio anche a chi ha già usufruito del congedo secondo la normativa precedente. Questa scelta implica un investimento economico aggiuntivo per l'azienda, traducendo in pratica operativa l'impegno dichiarato verso il benessere dei collaboratori.

Sostenibilità sociale come vantaggio competitivo

L'implementazione di politiche welfare avanzate costituisce un elemento della strategia di sostenibilità sociale che le aziende della GDO stanno sviluppando. Oltre agli impatti diretti sui beneficiari, queste iniziative possono generare effetti positivi su clima aziendale, produttività e reputazione dell'insegna presso consumatori sempre più attenti alle pratiche sociali delle aziende presso cui acquistano.

La misura di Lidl Italia si aggiunge a un quadro di iniziative welfare che l'insegna ha implementato progressivamente, segnalando un approccio sistemico alla gestione delle persone che integra work-life balance, sostegno alla genitorialità e valorizzazione del tempo dei collaboratori.