Green Retail  - Mercato tabacco: trasformazione sostenibile verso prodotti alternativi da 15 miliardi
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News A cura di: Redazione GreenRetail.news

Mercato tabacco: trasformazione sostenibile verso prodotti alternativi da 15 miliardi

Il settore tabacco italiano affronta una rivoluzione guidata da sostenibilità economica e responsabilità sociale. La crescita dei prodotti senza combustione dal 4% al 18% ridisegna strategie distributive mentre 60mila punti vendita presidiano legalità e territorio generando 15 miliardi di gettito erariale.

La filiera distributiva italiana dei prodotti da fumo e inalazione sta attraversando una metamorfosi strutturale senza precedenti. L'ascesa dei prodotti alternativi senza combustione non rappresenta solo un'evoluzione commerciale, ma una trasformazione che integra sostenibilità economica, responsabilità sanitaria e presidio territoriale in un modello virtuoso di business.

Il Rapporto sulla distribuzione dei prodotti da fumo e non da fumo 2025, sviluppato da Logista con Fondazione Tor Vergata, certifica come la quota di mercato dei prodotti innovativi sia cresciuta esponenzialmente dal 4% del 2019 al 18% del 2024, ridefinendo gli equilibri di un comparto che genera oltre 15 miliardi di euro di gettito erariale e sostiene decine di migliaia di posti di lavoro lungo l'intera catena del valore.


Strategia distributiva sostenibile: il modello italiano come benchmark europeo

La differenziazione normativa pionieristica del 2015 ha posizionato l'Italia all'avanguardia continentale nel distinguere prodotti tradizionali e innovativi, creando un ecosistema regolatorio che armonizza tutela sanitaria, sostenibilità economica e competitività industriale. «Il nostro Paese ha dimostrato che un quadro regolatorio e fiscale chiaro, proporzionato e differenziato garantisce stabilità, favorisce la crescita costante del gettito, stimola gli investimenti e genera occupazione», evidenzia Pasquale Frega, presidente e amministratore delegato di Philip Morris Italia.

Presidio territoriale e responsabilità sociale

La rete distributiva delle 60mila rivendite raggiunte da Logista – una tabaccheria ogni 1.150 abitanti – costituisce un sistema integrato di controllo sociale ed economico che trascende la funzione commerciale tradizionale. Questi presidi territoriali, frequentati quotidianamente da milioni di consumatori, operano come baluardo contro fenomeni illeciti attraverso sistemi avanzati di tracciabilità conformi alle direttive "Tracking and Trace" europee.

Logista movimenta oltre 80 milioni di chilogrammi di prodotti attraverso tecnologie all'avanguardia che assicurano trasparenza e sicurezza lungo l'intera supply chain. Il sistema genera oltre 7 miliardi di euro di valore aggiunto distribuito sul territorio e sostiene circa 7.400 posti di lavoro diretti, confermando la rilevanza socio-economica strategica del comparto per l'economia nazionale.

Governance normativa e sostenibilità del modello di business

Il settore esprime crescente attenzione verso le evoluzioni normative europee e internazionali in corso di definizione. L'undicesima Conferenza delle Parti (COP) della Convenzione Quadro per il Controllo del Tabacco dell'OMS, programmata per novembre 2025, aggiornerà le raccomandazioni normative globali con impatti significativi sulle strategie industriali e distributive.

«Sta volgendo a conclusione il calendario fiscale per il settore tabacchi e, con la prossima legge di bilancio, ci attende la definizione di un nuovo assetto pluriennale», dichiara Maurizio Leo, vice ministro dell'Economia e delle Finanze. L'orientamento governativo privilegia il mantenimento dell'equilibrio tra obiettivi sanitari, attrattività degli investimenti e sostenibilità del gettito fiscale.

Economia circolare e innovazione ambientale

Logista ha implementato programmi concreti di sostenibilità ambientale che dimostrano l'evoluzione del settore verso modelli di economia circolare. Il progetto Logista Green Box per il riutilizzo degli imballi e RECYCLE-CIG, il circuito di raccolta e smaltimento delle sigarette elettroniche esauste attivo in oltre 30mila tabaccherie, rappresentano best practice di responsabilità ambientale applicata alla distribuzione specializzata.

«Il calendario fiscale triennale delle accise sul tabacco in Italia si è consolidato come una best practice a livello europeo, offrendo stabilità e prevedibilità al sistema», sottolinea Didier Ellena, general manager di JTI Italia.

La sfida strategica per il prossimo quinquennio risiede nel preservare un approccio equilibrato che garantisca il perseguimento coordinato di obiettivi multipli senza compromettere la sostenibilità sistemica, mantenendo un modello che ha dimostrato efficacia nel coniugare controllo normativo, legalità distributiva e sostenibilità economica.


Impatto sanitario: contesto epidemiologico della transizione di mercato

Approfondimento sui dati di salute pubblica che costituiscono il framework epidemiologico della trasformazione documentata dal rapporto Logista

Emergenza sanitaria: oltre 93mila decessi annui e costi sistemici da 26 miliardi

Il quadro epidemiologico nazionale conferma la criticità sistemica dell'emergenza tabagismo. L'Italia registra oltre 93.000 morti annue attribuibili al fumo di tabacco – il 20,6% del totale dei decessi maschili e il 7,9% di quelli femminili – con costi diretti e indiretti superiori a 26 miliardi di euro, secondo il Tobacco Atlas del Ministero della Salute.

Il tabagismo si posiziona come primo fattore di rischio per morte prematura e anni vissuti in disabilità, mentre il 24% della popolazione adulta italiana mantiene l'abitudine tabagica. Particolarmente preoccupante risulta la crescita tra i giovani, dove il 30,2% utilizza almeno un prodotto tra sigaretta tradizionale, tabacco riscaldato o sigaretta elettronica.

L'incremento del policonsumo giovanile – dal 38,7% al 62,4% – evidenzia l'utilizzo contemporaneo di prodotti diversificati. La crescita dei prodotti alternativi documentata da Logista risponde anche all'esigenza strategica di mitigazione dei rischi sanitari in un contesto di grave emergenza epidemiologica nazionale.

Prodotti senza combustione: evidenze scientifiche e prospettive di riduzione del danno

Il dibattito scientifico sui prodotti senza combustione rimane articolato e richiede approfondimenti longitudinali. Mentre il 55,1% degli utilizzatori percepisce questi prodotti come meno dannosi registrando minori problemi fisici – tosse e mancanza di fiato nel 58,2% dei casi – la ricerca medica evidenzia posizioni differenziate.

Le evidenze attuali documentano livelli inferiori di sostanze tossiche rispetto alle sigarette tradizionali, ma permangono incertezze sugli effetti a lungo termine. L'AIRC specifica che «non sono ancora disponibili studi in grado di dimostrare che l'uso di sigarette a riscaldamento del tabacco riduca il rischio di cancro rispetto alle sigarette classiche».

La Food and Drug Administration americana, pur approvando specifici prodotti a tabacco riscaldato, precisa che «non esistono prodotti contenenti tabacco sicuri» e che tali dispositivi «saranno sottoposti alle stesse restrizioni di vendita delle sigarette comuni».

L'impatto strategico è significativo: con oltre 93mila decessi annui attribuibili al tabagismo e 26 miliardi di euro di costi sanitari, ogni strategia efficace di riduzione del danno potrebbe generare benefici sostanziali per la salute pubblica e la sostenibilità del sistema sanitario nazionale.