In un indagine condotta da Essere Animali, Fumagalli è risultata l’unica a ottenere un punteggio pieno,nei criteri di valutazione relativi al benessere dei suini.
Questo risultato è parte della campagna SOS Pig, che analizza l’impegno delle aziende italiane nell’eliminare le problematiche legate alle condizioni di allevamento.
Le buone pratiche di Fumagalli includono l’eliminazione delle gabbie per le scrofe, sia durante la gravidanza sia durante l’allattamento, l’abolizione delle mutilazioni come il taglio delle code e la limatura dei denti, e l’uso responsabile degli antibiotici. Inoltre, gli animali allevati nella filiera Fumagalli hanno accesso a lettiere in paglia e arricchimenti ambientali, permettendo loro di esprimere comportamenti naturali.
Compassion in World Farming, organizzazione internazionale impegnata nella protezione degli animali negli allevamenti, ha definito Fumagalli “pioniera” per l’introduzione di sistemi alternativi alle gabbie e lettiere in paglia, sottolineando il suo ruolo di esempio virtuoso nel settore. Fumagalli è stata riconosciuta anche con il Premio Good Pig e la Menzione d’Onore per le scrofe, conferiti rispettivamente nel 2016 e 2015.
“Quello che stiamo cercando di dimostrare con un impegno ormai pluridecennale è che la produzione in sistemi alternativi alle gabbie non solo è realizzabile, ma è anche vantaggiosa per i nostri clienti, il nostro brand e, soprattutto, per gli animali coinvolti nella nostra filiera,” ha dichiarato Pietro Pizzagalli, Direttore Generale di Fumagalli Industria Alimentari.
L’azienda gestisce l’intera filiera, dalla nascita dei suinetti al prodotto finito, garantendo un controllo completo sui processi produttivi e il rispetto degli standard etici. Questo approccio ha portato Fumagalli a essere riconosciuta a livello europeo come esempio di best practice nella gestione del benessere animale.