Green Retail  - Da Udinese, Marevivo e BAT il primo settore "senza fumo" al Bluenergy Stadium
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News A cura di: Nicola Mamo

Da Udinese, Marevivo e BAT il primo settore "senza fumo" al Bluenergy Stadium

Prosegue la collaborazione «One Mission, One Planet» tra Marevivo, Udinese Calcio e BAT Italia. Per la stagione 2025/26 debutta al Bluenergy Stadium di Udine il primo settore «senza fumo», pensato per le famiglie.

L’iniziativa, presentata a Udine il 5 novembre 2025, punta a ridurre le emissioni di CO₂ e a contrastare il littering nelle aree interne e limitrofe allo stadio. Il progetto coinvolge anche la start-up JustOnEarth e ha il patrocinio della Regione Friuli-Venezia Giulia e del Comune di Udine. L’obiettivo dichiarato è la progressiva trasformazione dell’impianto nel primo stadio “smoke free” d’Italia, come modello replicabile.

La Tribuna Laterale Nord diventa interamente “senza fumo”, con un impianto di misure informative e di sensibilizzazione per facilitare il rispetto delle regole e migliorare l’esperienza di chi assiste alle partite. L’area rappresenta il primo passo di un percorso che potrà estendersi ad altri settori del Bluenergy Stadium.Franco Collavino, Direttore Generale Udinese Calcio, ha dichiarato: «Dopo le attività già messe in pratica lo scorso anno per contrastare il littering e per sensibilizzare i tifosi, il prossimo obiettivo ora è quello di rendere il Bluenergy Stadium il primo impianto di Italia libero dal fumo e sempre più a misura di famiglie» Strumenti di campagna e monitoraggi

La campagna, avviata nel dicembre 2024, integra cartellonistica a bordocampo e video informativi durante tutte le gare in casa. È previsto il monitoraggio della qualità dell’aria e dei rifiuti (mozziconi e microplastiche) nelle aree circostanti lo stadio, con rilievi prima e dopo ogni partita a cura di JustOnEarth, per orientare le azioni successive. È disponibile anche una piattaforma digitale con il Manifesto del Tifoso per favorire comportamenti virtuosi.

«Si stima che per compensare le emissioni di CO₂ prodotte da una singola partita ci sia bisogno di ben 2.500 alberi in un anno e che il calcio europeo produca 750 tonnellate di rifiuti ogni anno, soprattutto plastica e cicche di sigaretta che non sono biodegradabili. Lo scopo di questa iniziativa, ovvero ridurre drasticamente il littering, limitare le emissioni di anidride carbonica e promuovere comportamenti responsabili tra i tifosi, ci rende orgogliosi di aver dato vita a One Mission, One Planet - dichiara Raffaella Giugni – Segretario Generale Marevivo. – Adeguarsi anche nello sport alle normative internazionali in termini di sostenibilità ambientale, sociale e di governance, in un luogo come lo stadio che riunisce migliaia di persone, è un impegno che ci richiede non solo l’Europa, ma il dovere di tutelare la nostra salute. La realizzazione del primo stadio “green” italiano, esempio per tutti gli altri, è un passo importante per gettare le basi affinché in tutto il Paese si possa diffondere un modello virtuoso, in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030».