Green Retail  - Biodiversità e agrifood: strumenti per la transizione sostenibile
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News A cura di: Nicola Mamo

Biodiversità e agrifood: strumenti per la transizione sostenibile

Il 15 maggio 2025 si è svolto a Milano, presso la Fondazione UNIMI, l'evento "  Milan Biodiversity Day", dedicato al ruolo strategico della biodiversità nei settori alimentare e agricolo.

Organizzato da CircHive con SPRING e AgFoRe Hub, l'incontro ha riunito aziende, istituti di ricerca e esperti di sostenibilità.

L'evento è stato introdotto da Erika Winquist (Natural Resources Institute Finland) e Björn Ringselle (Research Institutes of Sweden), che hanno presentato il progetto CircHive e AgFoRe Hub. Giulia Listorti del Joint Research Centre della Commissione Europea ha approfondito l'importanza della valutazione della biodiversità tramite analisi di ciclo di vita (LCA), utilizzando strumenti come Recipe e LC-Impact, evidenziando la necessità di trovare modalità efficaci di comunicazione e raccolta dati comprensibili sia per agricoltori che consumatori.

Novamont: economia circolare e bioplastiche

Francesco Razza di Novamont ha sottolineato l'importanza della riduzione della plastica tramite il Mater-Bi, bioplastica biodegradabile derivata da fonti rinnovabili. Il progetto mira a eliminare circa 400 kg di plastica per ettaro in paesi come Cina e Spagna, promuovendo un'economia realmente circolare.

Ferrero: sostenibilità e biodiversità nella filiera delle nocciole

Julia Nievas Vilchez, responsabile pratiche ambientali di Ferrero, ha presentato le iniziative per garantire sostenibilità e biodiversità nella filiera delle nocciole, con particolare attenzione ai casi di Serbia e Turchia.

In Serbia, Ferrero ha implementato il programma Ferrero Farming Values (FFV) per promuovere pratiche agricole sostenibili nella coltivazione delle nocciole. L'azienda ha ottenuto la certificazione "Sustainably Grown" per le sue Agrifarm, garantendo che le nocciole siano prodotte secondo standard ambientali, sociali ed economici rigorosi. Questa certificazione assicura che le pratiche agricole adottate contribuiscano alla protezione dell'ambiente, al benessere dei lavoratori e alla resilienza economica delle comunità locali.

In Turchia, Ferrero affronta le sfide di una filiera frammentata, composta principalmente da piccoli agricoltori. Attraverso il programma FFV, l'azienda ha collaborato con l'Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO) per eliminare il lavoro minorile nella raccolta delle nocciole. Nel 2022, sono stati coinvolti oltre 7.500 bambini di lavoratori agricoli stagionali in attività educative e di sensibilizzazione, migliorando le condizioni di vita e di lavoro delle famiglie coinvolte. Ferrero ha inoltre raggiunto un livello di tracciabilità del 90% nella sua filiera globale delle nocciole, grazie all'implementazione della piattaforma Sourcemap. Questo sistema consente di monitorare l'origine delle nocciole fino al livello delle singole aziende agricole, garantendo trasparenza e sostenibilità lungo tutta la catena di approvvigionamento.

Barilla: biodiversità strategica nella filiera

Marco Silvestri di Barilla ha introdotto le iniziative di sostenibilità basate su sistemi volontari come la Carta del Basilico e la Carta del Mulino, con un progetto pilota avviato da tre aziende agricole in Italia e Francia. Ha sottolineato l'importanza dell'LCA (Recipe e LC-Impact) per misurare l'impatto sulla biodiversità, sottolineando la sfida di raccogliere e comunicare dati comprensibili agli agricoltori e al pubblico.

Sergio De Pisapia ha approfondito ulteriormente la strategia di Barilla, evidenziando come, da oltre vent’anni, l'azienda integri la biodiversità nella gestione della filiera, identificando rischi e opportunità tramite LCA e adottando un approccio graduale per estendere pratiche sostenibili a tutta la filiera produttiva.

SIMBIOSI: un approccio trasformativo

Adriana Versino ha introdotto il concetto di "Simbiòsi" per riprogettare le industrie attraverso l’intelligenza ecologica. Attraverso l'uso di tecnologie avanzate come l'intelligenza artificiale e il machine learning, l'iniziativa mira a simulare dinamiche ecosistemiche per ottimizzare l'uso delle risorse e ridurre gli sprechi. È stato presentato il caso pratico di Fedegari, esempio di trasformazione industriale verso un contributo positivo netto all'ambiente, in cui l'industria diventa parte attiva della rigenerazione ambientale anziché semplice utilizzatrice di risorse.

Biodiversità come investimento 

Marion Hammerl della Lake Constance Foundation ha ribadito che la biodiversità rappresenta un investimento economico e non solo un costo, generando valore monetario concreto per le imprese agricole.

Alessandro Banterle, professore dell'Università degli Studi di Milano, ha sottolineato che la biodiversità è cruciale non solo per la flora e la fauna, ma anche per preservare la ricchezza e la diversità alimentare, elemento centrale dell’identità culturale e del valore economico dell’Italia.

Jessica Frigerio (Università Milano-Bicocca) ha introdotto la tecnica del DNA barcoding per analizzare la biodiversità a livello molecolare e contribuire alla creazione di "biobanche" della biodiversità.

Stefania Trenti (Intesa Sanpaolo) ha evidenziato l'importanza della bioeconomia, sottolineando come il coinvolgimento dei consumatori e politiche economiche incentivanti possano rendere la biodiversità un vantaggio competitivo sul mercato.