Green Retail  - L’Insalata dell’Orto: parità di genere e filiera trasparente
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Finanza & Rendicontazione A cura di: Nicola Mamo

L’Insalata dell’Orto: parità di genere e filiera trasparente

L’Insalata dell’Orto pubblica il Bilancio di Sostenibilità 2024 redatto secondo standard GRI. Il documento fotografa governance a guida femminile, controllo di filiera e investimenti per efficienza e ambiente.

Il 2024 si chiude con ricavi oltre 50 milioni di euro, in crescita +6–7% sull’anno precedente. L’export pesa 65% del fatturato, sostenuto da produzioni biologiche e presenza nei mercati del Centro e Nord Europa. Sul fronte impianti: ampliamento dello stabilimento di Mira (Venezia), nuovo fotovoltaico da 300 kW (che si aggiunge ai 600 kW già operativi) e celle frigorifere per 6.000 m³. Cinzia Busana – amministratore delegato: «Per noi la crescita non è mai fine a se stessa – spiega Cinzia Busana, amministratore delegato de L’Insalata dell’Orto –. Ogni investimento deve generare valore duraturo, in termini di qualità, efficienza e sostenibilità. Il controllo di filiera resta la nostra garanzia principale: significa presidiare ogni fase del processo, dal seme alla busta, e offrire ai clienti e ai consumatori la sicurezza di un prodotto coltivato e lavorato con responsabilità».

Filiera agricola e innovazione responsabile

Il modello produttivo si fonda sulla collaborazione con Op La Maggiolina (di cui L’Insalata dell’Orto è filiale): 18 aziende agricole su 350 ettari, 70% coltivato a biologico. Prosegue la valorizzazione delle produzioni Residuo Zero. Nel 2024 l’azienda ha ridotto del 44% l’uso di gasolio e mantenuto un consumo energetico per tonnellata inferiore del 60% rispetto alla media del settore. Raffaella Busana – direttore generale: «L’innovazione non è solo tecnologica – sottolinea Raffaella Busana, direttore generale – ma anche organizzativa e valoriale. Oggi sostenibilità significa rendere la filiera più efficiente, ma anche più equa. Il nostro legame con Op La Maggiolina e con i produttori agricoli ci consente di creare ricadute economiche e occupazionali reali nei territori in cui operiamo, soprattutto nel Veneto e in Campania, dove continuiamo a investire in agricoltura di qualità».

Rifiuti, energia e circolarità

Il 2024 segna un avanzamento nella gestione dei rifiuti grazie alla classificazione secondo codici CER e al monitoraggio dei flussi. Gli scarti vegetali della lavorazione (236 tonnellate, 43% del totale) sono stati interamente valorizzati per biogas; carta, plastica e imballaggi sono gestiti in ottica di riduzione e recupero. La combinazione tra fotovoltaico, riduzione carburanti e best practice energetiche sostiene efficienza e continuità del freddo per la IV Gamma.

Persone, parità di genere e comunità

La struttura occupa 20 dipendenti diretti (parità uomini–donne) e 276 collaboratori tramite cooperative locali. In Consiglio di Amministrazione la rappresentanza femminile è paritaria; la gestione operativa è affidata a Cinzia e Raffaella Busana. «Crediamo nel valore delle persone e nella forza della diversità – afferma Cinzia Busana - La nostra azienda è nata in famiglia e continua a crescere come una comunità che si riconosce nei valori di rispetto, responsabilità e inclusione. Il principio di parità di genere non è solo un dato statistico, ma una scelta culturale che orienta la nostra governance. Rappresenta un modo di guidare l’impresa con equilibrio, ascolto e visione condivisa». Sul territorio prosegue il sostegno a La Cometa di Mira (Venezia) e alla Fondazione Veneta per la Cura del Diabete; nel 2023 è stato promosso il restauro della Chiesa di San Lazzaro a Venezia con la confezione speciale “Rinascere San Lazzaro”. Sara Menin – direttore marketing e comunicazione: «Le nostre radici sono qui, tra la terra e le persone – conclude Sara Menin, direttore marketing e comunicazione –. Restituire valore al territorio significa creare un ciclo virtuoso in cui impresa, agricoltura e comunità crescono insieme. È la dimensione più autentica della sostenibilità».