Il brand Birra Peroni ha celebrato la “raccolta dell’orzo” in un’ottica rivolta al futuro.
Presentati sia risultati che lo stato di avanzamento dei progetti più innovativi che sta portando avanti con i propri partner nell’ambito di Campus Peroni per supportare, tramite la tecnologia, l’evoluzione sostenibile della filiera.
L’evento, tenutosi a Roma, è stato l’occasione per incentivare un confronto aperto anche con gli stakeholders istituzionali e finalizzato a evidenziare come l’innovazione tecnologica nel comparto agricolo supporti non soltanto una maggiore qualità e sostenibilità della produzione, in piena coerenza con gli obiettivi indicati dal PNRR nella componente “Economia circolare e agricoltura sostenibile”, ma anche un significativo recupero di competitività da parte delle aziende del settore, un aspetto particolarmente cruciale per la ripresa post-Covid.
Di fatto, fare innovazione di filiera, oggi più che in passato, richiede anche la capacità di fare sistema comune tra tutti gli attori coinvolti, in modo da condividere esperienze, progettualità e know-how: si tratta di un vero e proprio percorso rivolto all'ottimizzazione delle performance aziendali strettamente correlato sia ai principi della sostenibilità che a quelli della Corporate Social Responsibility (CSR).
Federico Sannella, Direttore Relazioni Esterne e Affari Istituzionali di Birra Peroni, ha così sottolineato sia le ragioni che hanno spinto l’azienda a impegnarsi sul versante digitale e sia la rispettiva vision in tema di innovazione: “La transizione ecologica del settore agroalimentare va gestita in un'ottica di filiera. Come azienda di trasformazione, sappiamo di poter giocare un ruolo importante in questo percorso di trasformazione, ma è necessario che tutti gli attori della filiera siano coinvolti: le aziende agricole, il settore della distribuzione, il mondo della ricerca, le università e le start-up più innovative: tutti devono collaborare in una logica di open innovation che deve essere sostenuta da investimenti adeguati e progettualità concrete”.