Green Retail  - Sanpellegrino investe nella ricarica della falda di Carmignano di Brenta
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Ambiente & Territorio A cura di: Nicola Mamo

Sanpellegrino investe nella ricarica della falda di Carmignano di Brenta

È stato presentato a Carmignano di Brenta il progetto per la ricarica della falda acquifera del bacino idrico del Brenta.

L’iniziativa, sostenuta da Sanpellegrino con un investimento di oltre 1 milione di euro, mira a contribuire alla tutela delle risorse idriche e a garantire supporto alle attività agricole del territorio, specialmente durante il periodo estivo. L’opera sarà realizzata con il supporto del Consiglio di bacino del Brenta, del Consorzio di Bonifica del Brenta e di Etifor | Valuing Nature.

Due bacini per ricaricare la falda

Il progetto prevede la costruzione di due bacini artificiali. Il primo, un’area umida alimentata da una roggia del Consorzio di Bonifica Brenta, sarà arricchito da vegetazione con finalità di fitocaptazione e funzionerà come naturale vasca di pre-filtrazione. Il secondo, un bacino di infiltrazione con fondo ghiaioso, permetterà all’acqua di penetrare direttamente nella falda sotterranea. Nei periodi di eccedenza idrica – da ottobre a maggio – l’acqua sarà convogliata nei bacini per essere poi immessa in falda e resa disponibile nei mesi estivi. Il sistema consentirà la ricarica di circa 758.000 metri cubi di acqua all’anno.

Interventi ambientali e agricoltura rigenerativa

Etifor si occuperà della riqualifica ambientale dell’area con l’impianto di 7.900 tra piante erbacee e forestali e la ricostituzione dei prati stabili per l’agricoltura rigenerativa. Attorno al bacino di infiltrazione saranno piantati 1.400 nuovi alberi, mentre il resto dell’area sarà coltivato con erbe mellifere che necessitano di scarsa irrigazione e favoriscono la biodiversità. L’intervento prevede anche la realizzazione di un’area fruibile dalla comunità, arricchita con percorsi educativi e punti di osservazione per la fauna. I cittadini e le scuole locali potranno partecipare agli eventi di impianto prenotando gli alberi tramite il portale wownature.eu. Sanpellegrino, con il supporto di Etifor, garantirà la manutenzione dell’area nei prossimi anni.

«Con questo progetto vogliamo dare un contributo concreto alla tutela delle risorse idriche del territorio e al sostegno delle attività agricole che dipendono dal fiume Brenta – ha dichiarato Alessandro Negri, sustainability manager del Gruppo Sanpellegrino – Investire nella ricarica della falda significa costruire una riserva preziosa di acqua per il futuro, in grado di contrastare gli effetti del cambiamento climatico e di garantire benefici duraturi alla comunità».
«Il nostro territorio conosce bene l’importanza della falda del Brenta, da cui dipende non solo l’agricoltura ma anche la disponibilità di acqua potabile per tanti Comuni del Veneto. Per questo consideriamo fondamentale il progetto presentato oggi», ha dichiarato il Sindaco di Carmignano di Brenta Eric Pasqualon, sottolineando che la collaborazione tra istituzioni, mondo privato ed enti tecnici dimostra come insieme si possano affrontare le sfide del cambiamento climatico.
Il Presidente del Consiglio di Bacino Brenta GianMaria Boscaro ha ricordato che «pensiamo infatti che per contrastare il depauperamento in atto occorra mettere a sistema energie e risorse sia pubbliche che private. Ci piace evidenziare come questo intervento abbia curato l’inserimento nel contesto naturalistico del fiume Brenta».
Il Commissario del Consorzio di Bonifica Brenta Luigi De Lucchi e il Direttore Umberto Niceforo hanno spiegato che «il coinvolgimento di aziende private, che intendono attivare progetti per preservare l’acqua e contribuire alla ricarica delle falde, è quindi un buon esempio da estendere».
Per Lucio Brotto, co-fondatore di Etifor, «quando le imprese si danno degli obiettivi importanti e gli enti pubblici collaborano attivamente, si può coniugare la produzione agricola con il miglioramento del ciclo idrico, l’aumento della biodiversità e la rimozione di anidride carbonica. Sapere poi, che i cittadini e le scuole possono partecipare direttamente agli impianti degli alberi ci permette di educare le generazioni future».