Green Retail  - Il Gruppo Fire adotta 100 alberi per sostenere i piccoli agricoltori e proteggere l'ambiente
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Ambiente & Territorio A cura di: Redazione GreenRetail

Il Gruppo Fire adotta 100 alberi per sostenere i piccoli agricoltori e proteggere l'ambiente

Fire sposa il progetto “Save the Farm” e adotta gli alberi da frutto da agricoltori biologici siciliani.

Per promuovere una filiera corta, sostenibile e a minor impatto ambientale.

Il Gruppo Fire, prima realtà indipendente in Italia nel credit management, prosegue il suo impegno verso la sostenibilità ambientale e sociale dell’ecosistema in cui opera, attraverso azioni concrete in grado di restituire valore al sistema economico, al territorio e al benessere delle persone che lo abitano, in piena coerenza con i valori di sostenibilità dell’azienda.

Con il progetto “Save the Farm” - nato dalla collaborazione tra la start-up innovativa Biorfarm, la prima comunità agricola virtuale nata con lo scopo di valorizzare i piccoli agricoltori e la società benefit LifeGate, tra i più importanti player italiani nel settore della sostenibilità - Fire ha adottato 100 alberi da frutto provenienti da due aziende agricole biologiche siciliane, con l’obiettivo di garantire una filiera agroalimentare più corta e assorbire emissioni di CO2, salvaguardando al contempo la biodiversità italiana e generando un impatto positivo sul territorio e sull’intera filiera agroalimentare interessata.

Il frutteto del Gruppo Fire, costituito da 50 alberi di arancia rosso tarocco dell’azienda agricola “Angela Arcoria”, con sede a Paternò (Catania) e 50 alberi di pompelmo rosa della cooperativa sociale “ONLUS Si Può Fare” di Noto (Siracusa), sarà in grado di assorbire in un anno oltre 8,030 Kg di CO2. Il progetto rappresenta un passo fondamentale nel percorso dell’azienda per migliorare la propria carbon footprint, ovvero le emissioni in atmosfera di gas serra.

Un aiuto concreto che Fire rivolge non solamente alle piccole realtà agricole e al territorio in cui operano, attraverso la creazione di una linea diretta e sostenibile dal campo alla tavola, ma anche verso la propria comunità di riferimento: parte della frutta fresca prodotta dal frutteto sarà, infatti, donata in beneficienza ad enti no-profit ed associazioni della regione, che la distribuiranno a persone e famiglie in difficoltà. Un’altra porzione verrà invece omaggiata alle persone del Gruppo Fire presso le diverse sedi e alle società committenti, quale incoraggiamento ad abbracciare abitudini alimentari sane.

“L’adozione del frutteto vuole essere un gesto a sostegno della comunità locale e un tassello significativo nell’esecuzione del nostro piano di sostenibilità, dando concretezza sia alla “E” che alla “S” nei nostri obiettivi ESG: dimensione ambientale e tessuto sociale. Questa iniziativa - spiega Sergio Bommarito, Executive Chairman e CEO del Gruppo - riflette la costante attenzione del Gruppo ai valori legati alla sostenibilità economica, sociale e ambientale, di cui, in questo caso specifico, i nostri agricoltori si fanno custodi, attraverso la tutela della qualità dei prodotti, la valorizzazione del Made in Italy, il rispetto della natura e la salvaguardia delle tradizioni tramandate nel tempo. È un modo semplice e diretto per noi di incrementare gli sforzi verso l’ulteriore riduzione del nostro impatto ambientale”.

Fire Group - con oltre 29 anni di esperienza - oggi è il 1° Gruppo indipendente attivo nel credit management fin dai primi stadi di problematicità, con 5 società operative specializzate su servizi lungo la filiera: credit management, restructuring, advisory e due diligence per acquisto di portafogli, fiscalità locale e riscossione tributi, business information, scoring PMI (Z-score). Grazie a risorse specializzate e ad una piattaforma gestionale best-in-class con workflow industrializzati e strumenti basati su intelligenza artificiale e machine learning, il Gruppo supporta banche, investitori istituzionali, società di credito al consumo e leasing, utility e multiutility, piccole e grandi imprese commerciali ed enti locali.

Nella foto: Azienda Agricola Arcobio, Angela Arcoria (Paternò).