Green Retail  - Erion WEEE porta l’opera di Pistoletto a Milano
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Ambiente & Territorio A cura di: Nicola Mamo

Erion WEEE porta l’opera di Pistoletto a Milano

Il 21 maggio 2025, presso i Chiostri di San Barnaba a Milano, è stata presentata l’installazione artistica “I temp(l)i cambiano” di Michelangelo Pistoletto, promossa da Erion WEEE.

L’opera sarà visitabile gratuitamente per i prossimi tre anni e si inserisce nel quadro di iniziative culturali che intendono sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema del riciclo e della gestione sostenibile dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

L’opera, imponente e simbolica, è realizzata con componenti provenienti da elettrodomestici dismessi: colonne ottenute da cestelli di lavatrici, fregi composti da serpentine di frigoriferi e una struttura inclinata che rappresenta il passaggio dal mito del progresso a quello del riciclo. Con 345 cm di altezza e 280 kg di peso, l’installazione offre una lettura visiva della transizione verso un’economia più circolare.

Secondo il Maestro Pistoletto, il riciclo è oggi un atto artistico, sociale e ambientale. “Dare nuova vita a ciò che è stato scartato significa rimettere in circolo l’energia creativa”, ha dichiarato. L’opera è già stata esposta in luoghi simbolici come il MAXXI di Roma e il Blenheim Palace nel Regno Unito.

Durante l’evento di inaugurazione, Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE, ha sottolineato l’urgenza di una riflessione collettiva sul ciclo dei rifiuti elettronici. Nel 2024, Erion WEEE ha gestito circa 237.000 tonnellate di RAEE, segnando una crescita del 2% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, l’Italia resta lontana dagli obiettivi UE, che prevedono una raccolta di 12 kg per abitante contro gli attuali 6.

La Lombardia si conferma la regione più virtuosa con oltre 43.900 tonnellate raccolte, seguita dalla provincia di Milano con circa 17.000 tonnellate. A valle di questi dati, il dibattito ha incluso rappresentanti istituzionali e operatori del settore, tra cui Simona Guidolin, Presidente di Erion WEEE, che ha ribadito come “la transizione ecologica richieda una trasformazione culturale condivisa”.

Il progetto si inserisce nella strategia del consorzio di utilizzare linguaggi accessibili, come l’arte pubblica, per avvicinare il grande pubblico a pratiche di consumo e smaltimento più responsabili, soprattutto in settori complessi come l’elettronica di largo consumo.

WEEE. L’opera sarà visitabile gratuitamente per i prossimi tre anni e si inserisce nel quadro di iniziative culturali che intendono sensibilizzare cittadini e istituzioni sul tema del riciclo e della gestione sostenibile dei RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).

L’opera, imponente e simbolica, è realizzata con componenti provenienti da elettrodomestici dismessi: colonne ottenute da cestelli di lavatrici, fregi composti da serpentine di frigoriferi e una struttura inclinata che rappresenta il passaggio dal mito del progresso a quello del riciclo. Con 345 cm di altezza e 280 kg di peso, l’installazione offre una lettura visiva della transizione verso un’economia più circolare.

Secondo il Maestro Pistoletto, il riciclo è oggi un atto artistico, sociale e ambientale. “Dare nuova vita a ciò che è stato scartato significa rimettere in circolo l’energia creativa”, ha dichiarato. L’opera è già stata esposta in luoghi simbolici come il MAXXI di Roma e il Blenheim Palace nel Regno Unito.

Durante l’evento di inaugurazione, Giorgio Arienti, Direttore Generale di Erion WEEE, ha sottolineato l’urgenza di una riflessione collettiva sul ciclo dei rifiuti elettronici. Nel 2024, Erion WEEE ha gestito circa 237.000 tonnellate di RAEE, segnando una crescita del 2% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, l’Italia resta lontana dagli obiettivi UE, che prevedono una raccolta di 12 kg per abitante contro gli attuali 6.

La Lombardia si conferma la regione più virtuosa con oltre 43.900 tonnellate raccolte, seguita dalla provincia di Milano con circa 17.000 tonnellate. A valle di questi dati, il dibattito ha incluso rappresentanti istituzionali e operatori del settore, tra cui Simona Guidolin, Presidente di Erion WEEE, che ha ribadito come “la transizione ecologica richieda una trasformazione culturale condivisa”.

Il progetto si inserisce nella strategia del consorzio di utilizzare linguaggi accessibili, come l’arte pubblica, per avvicinare il grande pubblico a pratiche di consumo e smaltimento più responsabili, soprattutto in settori complessi come l’elettronica di largo consumo.